Verona, sii…Fiera; la rincorsa alla “normalità”. Sboarina: “Manteniamo comportamenti responsabili”

 
 

È partita ieri mattina la campagna vaccinale dei veronesi nati nel 1941.
Su appuntamento, in fiera, già dalle prime ore della giornata si sono alternate decine di persone, che si sono sottoposte al vaccino anti-COVID19.

In un’area appositamente allestita per la prima fase che interessa la popolazione, dopo l’immunizzazione del personale sanitario e delle RSA.
Questo primo gruppo riguarda 7.500 veronesi e le chiamate dell’ULSS9 proseguiranno con i nati nel 1940, salendo con le età anagrafiche rispetto agli ottantenni già chiamati.

La lunga fila di persone che attendono il proprio turno con il Pfizer BioNTech

All’avvio della campagna vaccinale, erano presenti anche il sindaco Federico Sboarina, il presidente di Veronafiere Maurizio Danese e il direttore sanitario dell’Ulss 9 Denise Signorelli.
Un inizio più che positivo di una giornata che rappresenta la svolta – ha detto il sindaco -. Ad un anno dall’avvio della pandemia finalmente parte la vaccinazione della popolazione. A cominciare dagli anziani, che sono la categoria più a rischio e che proprio per questo hanno vissuto un lungo periodo di privazioni della vita sociale. E’ importante il segnale che arriva a tutta la città delle persone che si stanno sottoponendo al vaccino, uno snodo indispensabile per sconfiggere il Coronavirus e tornare gradualmente alla normalità. Così come restano fondamentali la responsabilità personale e i comportamenti corretti. Mascherina e distanziamento sono l’arma più efficace per non vanificare il percorso iniziato oggi con la vaccinazione della nostra comunità”.

Da sx.: il direttore sanitario dell’ULSS9 Scaligera Denise SIGNORELLI, il presidente di Veronafiere Maurizio DANESE e il sindaco di Verona Federico SBOARINA

Oggi, dopo 120 anni di storia, la Fiera di Verona assolve ancora al suo compito sociale – ha spiegato Danese -. E dimostra la sua vicinanza alla città, svolgendo un ruolo centrale e rispondendo alle necessità reali del territorio. Parte dai nostri padiglioni la campagna delle vaccinazioni. Un’area attrezzata e perfettamente idonea per accogliere un numero importante di persone, in tutta sicurezza. E per far lavorare al meglio il personale sanitario e i volontari che da oggi in poi si occuperanno di accogliere e vaccinare i veronesi”.


DISTRIBUZIONE VACCINO

Il vaccino anti Covid-19 viene somministrato con due iniezioni eseguite a distanza di almeno 21 giorni l’una dall’altra. Gli utenti che hanno ricevuto la lettera con l’invito alla vaccinazione si devono presentare nella sede e all’orario indicato per la somministrazione della prima dose di vaccino.
In tale occasione verrà programmato l’appuntamento per la seconda iniezione, necessaria a garantire la protezione. Gli interessati dovranno portare con sé la tessera sanitaria e il foglio di anamnesi allegato alla lettera di invito compilato e firmato e indossare la mascherina chirurgica e abiti comodi che permettano di esporre facilmente la parte superiore del braccio per l’esecuzione della vaccinazione. Per non creare assembramenti sarà possibile accedere alla struttura al massimo 15 minuti prima dell’appuntamento, seguendo i percorsi indicati che garantiscono il rigoroso rispetto del distanziamento.

All’ingresso, dopo aver verificato la temperatura corporea e igienizzato le mani, gli operatori verificheranno la prenotazione e la corretta compilazione dell’anamnesi, per valutare l’idoneità alla vaccinazione. Verrà quindi registrata la prestazione sanitaria e prenotato l’appuntamento per la seconda dose. Dopo la somministrazione del vaccino, gli utenti dovranno sostare nell’area di osservazione per un minimo di 15 minuti prima di lasciare il Centro di Vaccinazione.

 
 

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