L’assessore alle pari opportunità, Jacopo Buffolo risponde al deputato veronese di Fratelli d’Italia, Marco Padovani in merito alla polemica sul corteo del Verona Pride.
“L’obiettivo è quello di guardare all’importante evoluzione che il Comune di Verona ha fatto dando cittadinanza concreta a tutti e tutte, a prescindere dai loro orientamenti sessuali e identità di genere. – precisa l’assessore – Fino a due anni fa erano ancora in vigore le famigerate “Mozioni Omofobe del 1995” che proiettavano la nostra città in tempi ben più remoti del XXI secolo. Quello che è indecoroso è che siano durate fino all’arrivo di questa Amministrazione, nel segno del disprezzo che non è certo un valore che migliora la qualità di vita di una comunità. Siamo orgogliosi della città che siamo e che stiamo diventando e consapevoli che non si possa costruire nessun futuro senza inclusione, uguaglianza e accoglienza. Non a caso l’Italia oggi si trova dietro all’Ungheria e alla Slovacchia nella mappa del rispetto dei diritti civili in Unione Europea (https://www.ilga-europe.org/report/rainbow-europe-2023/), non a caso l’onorevole appartiene a quella stessa formazione politica che non firma la dichiarazione UE sui diritti LGBT. Attaccarsi all’episodio di una persona in mutande in corteo, cosa che succede tutti i giorni in piscina e al mare davanti ai bambini senza destare il minimo interesse, dimostra quello che dice un vecchio proverbio cinese: si guarda il dito e non alla luna.