Far parte della Rete Italiana Città Sane, sotto l’egida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS, rappresenta una grande potenzialità perché consente di portare avanti e realizzare progetti assieme a Comuni grandi e piccoli di tutta Italia, condividendo metodi e buone pratiche costruite nelle diverse realtà locali. Una grande idea comune volta alla costruzione di un ambiente di vita sana e favorevole per i propri cittadini, sotto diversi aspetti, che possono essere di tipo culturale, sociale, ambientale, sanitario, edilizio, ecc.
Per questo l’ingresso di Verona nel direttivo nazionale acquista un valore aggiunto di notevole importanza, in una Rete che sempre di più sta accrescendo il proprio ruolo in termini di obiettivi perseguiti e idee portate a concretizzazione.
Ad illustrare l’importante novità la consigliera Annamaria Molino, incaricata dal sindaco Damiano Tommasi referente ufficiale del Comune del progetto. Presenti gli assessori alla Salute Elisa La Paglia, alle Politiche sociali Luisa Ceni, al Decentramento Federico Benini e all’Ambiente Tommaso Ferrari.
“L’essere parte del direttivo – ha spiegato la consigliera Annamaria Molino – ci consente di partecipare attivamente alle scelte e ai progetti che verranno decisi per la Rete nei prossimi tre anni, mettendo a servizio le nostre competenze e diventando un riferimento istituzionale e di rappresentanza con i vari stakeholder sul tema del benessere della comunità. Un Comune che vi aderisce parla di salute in tutte le sue politiche e considera le ricadute sulla salute pubblica in tutte le azioni che programma. Il logo delle Città Sane, accanto a quello del Comune, che compare ormai in più di 60 eventi, crea una specie di filo verde che collega tutta una serie di iniziative, sia quelle specifiche che organizziamo come Amministrazione, sia quelle in collaborazione con chi si riconosce in questa visione”.
Città Sane, primi otto mesi di attività. Dal 1° gennaio attivate importanti collaborazioni con Istituzioni, Università, ULSS9, Azienda Ospedaliera, associazioni sportive e del terzo settore del territorio, per realizzare progetti di sensibilizzazione sulla prevenzione, ed avviare iniziative per attuare dei cambiamenti nella città, in modo che le persone vivano meglio.
Tutti i progetti e le attività sono consultabili nel sito del Comune di Verona.
“Far parte della rete delle amministrazioni delle Città Sane è un investimento di tempo in termini di cura della propria comunità e di competenze messe a disposizione della stessa – ha evidenziato l’assessora Elisa La Paglia –. Ad esempio, per quanto riguarda l’alimentazione scolastica c’è un lavoro in corso, in particolare con l’Ulss e con le rappresentanze dei genitori che tiene conto delle ricadute e dell’impatto che ha una corretta alimentazione sulla vita dei più piccoli. Inoltre, sempre sul fronte della prevenzione, stiamo lavorando per la creazione di strutture pedonali e ciclabili che permettano un certo tipo di attività fisica per tutta la popolazione, fattore estremamente rilevante per la salute”.
“Già alcuni eventi che abbiamo fatto, come le domeniche ecologiche – ha dichiarato l’assessore Tommaso Ferrari – sono stati realizzati sotto il logo delle Città Sane. Come Amministrazione, in particolare per le deleghe che seguo, il tema della mobilità, come quello dell’efficientamento energetico ricadenti in quegli interventi in favore della qualità dell’aria, sono delle priorità sulle quali dobbiamo intervenire con carattere strutturale, per avere nel tempo reali soluzioni in favore della collettività. Va in questa direzione anche il progetto per la valutazione della salute ecosistemica di Verona, realizzato insieme all’Università, che vuole dotare la città di uno strumento analitico, quindi di numeri che possono essere monitorati nel tempo non solo in merito alla qualità dell’aria, ma anche biodiversità o isole di calore, per dotarsi di strumenti di intervento puntuali”.
“Se il benessere delle persone è la cosa che interessa alle Politiche sociali, che si occupano esattamente di questo – ha spiegato l’assessora Luisa Ceni – essere parte di questa Rete nazionale non può che vederci favorevolmente contenti. Entrare in un network vuol dire portare nuove prassi, cambiare la mentalità delle persone e non è una cosa che si fa da un giorno all’altro, però il riuscire a cambiare i punto di vista nel medio e lungo periodo è fondamentale. Nelle Politiche sociali ne abbiamo un gran bisogno, sotto tantissimi aspetti, quindi non possiamo che lavorare insieme verso il cambiamento”.
“Stiamo andando nella direzione di una città che punta a migliorare la qualità della vita di chi vi abita – ha dichiarato l’assessore Federico Benini –, e proprio su questa scia è da ricordare l’importante lavoro che è stato fatto quest’anno con la messa a dimora di 3mila nuove piante, per una città più verde e più respirabile.
Vi è poi il tema degli spazi e della possibilità dei cittadini di recuperare aree che oggi non sono utilizzate, per migliorare la vivibilità dei nostri quartieri. Nelle prossime settimane vedremo già i primi interventi di rifunzionalizzazione, con la creazione di nuovi spazi aggregativi in situazioni oggi non definite. Importante è mettere in sintonia l’Amministrazione con i privati, che possono farsi carico della cosa pubblica con progetti volti ad accrescere il bene comune”.