Verona e l’agricoltura, un’eccellenza che può ancora dare molto

 
 

L’agricoltura veronese non ha bisogno di un assessorato comunale all’agricoltura. Il settore agricolo non è di competenza del Comune. Come sanno tutti gli agricoltori, oggi le leve di sviluppo, sono in mano alla Regione che mobilita e gestisce, tra l’altro, i diversi e consistenti fondi europei destinati a questo settore. Fare un assessorato all’agricoltura sarebbe inappropriato, come farne uno per la Sanità (anche questo di competenza regionale). Non perché un sindaco non debba occuparsi della salute dei suoi cittadini, ma perché le modalità di operatività di un’amministrazione comunale devono esprimersi con modalità diverse per le leve e le funzioni che le sono proprie.

Verona è il capoluogo di una grande provincia agricola, con eccellenze uniche. La città deve saper interpretare al meglio tale grande ricchezza, in una logica di sistema Verona, coniugando turismo e agricoltura (modello di successo in Trentino Alto Adige e in tante altre realtà europee). La sua bellezza e la sua immagine nel mondo devono esprimersi anche attraverso i tanti prodotti unici e straordinari della sua terra.

Verona deve diventare vetrina per valorizzare il suo patrimonio agroalimentare. Dietro ad ogni prodotto agricolo di pregio, il consumatore e il turista devono cogliere l’essenza e il richiamo all’anima di Verona. Piazza delle Erbe, nella sua storia e tradizione, ogni mattina si riempiva dei migliori prodotti, dei nostri agricoltori, provenienti delle campagne veronesi. Oggi, purtroppo, non è più così.

In accordo con le organizzazioni agricole e con gli attuali operatori della piazza, ridiamo a Piazza delle Erbe il suo decoro e vitalità: torni ad essere la vetrina delle eccellenze agricole veronesi, in un mercato che esprima la bellezza dei nostri prodotti, come qualità e valorizzazione nell’esposizione.

Tra le possibili funzioni dell’Arsenale, e qualche spazio al riguardo esiste già, potrebbe ospitare un mercato coperto, sul modello del Buqueria di Barcellona, sempre in una logica di luogo espositivo di grande effetto con prodotti locali di elevato pregio, per offrire al visitatore e al turista un’esperienza unica e indimenticabile del buon gusto agroalimentare veronese.

Il Comune di Verona esprime anche un consistente territorio agricolo. Per la sua difesa, soprattutto per quello collinare, oggetto in questi anni di attacchi della cementificazione, il comune deve promuovere un’agricoltura di prossimità, che sappia dialogare e confrontarsi con la città. La relazione con la città dovrà realizzarsi con la promozione e il sostegno di quelle forme di multifuzionalità che il comparto agricolo sa esprimere: fattorie sociali a sostegno delle fasce più fragili, agriasilo (sul modello tagesmutter), fattorie didattiche per la corretta educazione al cibo.

La difesa del territorio passa anche attraverso le tante aziende part time (realtà tipica delle aree agricole periferiche alle grandi città) presenti nel comune di Verona, condotte da persone animate da un grande amore e una grande passione per la propria terra e i propri prodotti. Per la salvaguardia del nostro paesaggio collinare, dobbiamo incentivare anche lo sviluppo della nostra olivicoltura, attraverso la nascita di filiere che debbono avere come perno il ritorno dei tanti frantoi, oggi scomparsi dai nostri borghi collinari. Abbiamo uno straordinario DOP Veneto delle Colline Veronesi, che va rivalutato e valorizzato.

Mario Gianelli, candidato al Consiglio Comunale

 
 

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