Verona in festa con i giochi di una volta. È iniziato il Tocatì

 
 

Ha preso il via ieri, in via eccezionale un giorno prima rispetto al passato, l’edizione 2018 del Tocatì, con la giornata di studio “Ri-pensare Tocatì per l’Europa” alla Camera di Commercio.

Ospite d’onore del convegno, il Commissario europeo dell’ educazione, cultura, gioventù e sport Tibor Navracsics che, questa mattina, insieme al sindaco Federico Sboarina, ha visitato i luoghi simbolo del centro storico cittadino.

E proprio in una piazza Erbe ancora semideserta, il sindaco Sboarina e il Commissario Navracsics si sono messi alla prova nella versione francese del gioco dei birilli, a dimostrazione che il Tocatì annulla ogni confine e differenza, sia esso geografico, linguistico o culturale.

Quindi, il passaggio dalla pratica alla teoria, con lo spostamento in Camera di Commercio per la giornata di studio dedicata al Tocatì. Focus sul ruolo che la manifestazione svolge nell’anno europeo del patrimonio culturale e sul progetto per la candidatura all’iscrizione nel Registro delle buone pratiche di salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco.

“L’Amministrazione comunale crede fermamente nella candidatura Unesco del Tocatì – ha detto il sindaco –, un obiettivo ambizioso, ma che segnerebbe un grande passo in avanti nelle tutela del gioco e delle tradizioni a livello internazionale. La nostra città ha tutte le caratteristiche e le peculiarità per ottenere anche riconoscimenti importanti. Ecco perché stiamo lavorando intensamente alla candidatura di Verona a capitale nazionale della cultura per il 2021, per noi un punto di partenza e non di arrivo, che ci consentirà di realizzare quel progetto rivoluzione culturale atteso da tempo dalla nostra città”.

“Con il potenziamento delle sue funzioni e il ruolo che svolge nella rete internazionale Mirabilia, network che riunisce una serie di città patrimonio mondiale del’umanità, la Camera di Commercio veronese non può che sostenere il progetto di candidatura Unesco del Tocatì – afferma il vice presidente Prando -. Dobbiamo puntare sempre di più su iniziative che fuoriescono dai circuiti strettamente locali. Tocatì è un esempio di promozione e collaborazione interterritoriale, che ha saputo valorizzare quello che quindici anni fa era un semplice gioco”.

“I giochi tradizionali sono uno strumento per creare una comunità, renderla coesa e farla dialogare insieme– ha detto il Commissario Navracsics -. Trovo che quello che il festival sta facendo sia assolutamente pertinente alle politiche europee”.

 
 

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