Agonismo, nervi e paura. Queste le tre componenti che hanno dominato al Bentegodi. Scivolate come se fossero rovesciate e pallonate alla viva al parroco. In mezzo il nulla intervallato dal gol di Adolfo Gaich e dal pareggio a tempo praticamente scaduto su autorete di Giangiacomo Magnani.
A novanta minuti ancora non è finita, ma è evidente che diventa determinante anche la sconfitta della Roma in finale di Europa League, per giocarsi in campionato la qualificazione in coppa con lo Spezia. Il Verona a Milano? Quando tutto è incerto, tutto può accadere.