A seguito dell’intervento di pulizia della Casa Colonica del Saval, eseguito sabato dal terzo circolo del Partito Democratico di Verona con alcuni volontari, stamattina, per concludere la complessiva bonifica dell’area, l’Amministrazione ha messo in azione le ruspe.
I lavori sull’area in via Marin Faliero, circa 2 mila metri quadrati di proprietà del Comune, hanno riguardato la demolizione della baracca in muratura e metallo, già pericolante, la rimozione di rami e sporcizia, il riordino delle siepi, la pulizia dell’intera area da tutti i rifiuti presenti.
Sul campo, per verificare l’andamento dei lavori, l’assessore alle Strade e Giardini Marco Padovani e il presidente della 3ª Circoscrizione Nicolò Zavarise.
“I consiglieri e i volontari hanno fatto sabato un primo intervento di pulizia, di cui li ringraziamo, e che ha sgomberato i cortili. Per risolvere la questione, oggi siamo intervenuti con la bonifica complessiva” ha detto Padovani, che ha sottolineato il duplice obiettivo dll’intervento, “quello ambientale, per ridare dignità ad un’area verde molto vasta, che potrebbe assumere una funzione importante per la zona; quello della sicurezza, per evitare la presenza di sbandati e di situazioni di degrado”.
“L’idea di mettere mano a questo immobile e alle sue pertinenze è iniziata ancora un anno fa, da quando si è insediata la nuova amministrazione circoscrizionale, e oggi vediamo i primi risultati. Dopo un primo intervento di sgombero e messa in sicurezza dell’edificio, con la muratura di porte e finestre, iniziamo a dare la giusta dignità ad una vasta area che può essere da ora a disposizione di tutto il quartiere – chiarisce Zavarise, Presidente della Terza Circoscrizione -.
Il progetto è quello di creare una zona verde in cui posizionare alcune panchine e installare un’adeguata illuminazione, anche come deterrente nei confronti di eventuali soggetti non meglio identificati, più volte segnalati all’interno dell’area. Ci siamo mossi in stretta sinergia tra Circoscrizione e settore giardini del Comune di Verona per eliminare completamente il cumulo di rifiuti abbandonato negli anni, sfalciare l’erba, disinfestare la zona, sistemare la siepe che rendeva poco praticabile l’accesso, oltre che poco sicura l’area, e infine abbattere la baracca pericolante di fronte all’edificio. Ora l’area si presenta come un parco aperto a disposizione dei cittadini.
Per quanto riguarda l’edificio – conclude Zavarise -, da una stima che abbiamo fatto il costo di ristrutturazione è molto ingente, di conseguenza stiamo ancora valutando una consona possibilità nei confronti di un edificio che versa in evidente stato fatiscente. La nostra priorità si è concentrata sul garantire al quartiere uno spazio verde usufruibile, accessibile e sicuro per tutti i residenti del quartiere Saval”.