Veneto poco accogliente? “Già assegnati 87 afghani. Prefettura ascolta esigenze del territorio”

 
 

Nella nostra regione per i profughi afghani c’è “la disponibilità di un numero limitato di posti liberi, un centinaio. Ma la cosa ancora più grave è che i bandi che sono stati fatti finora, da Venezia e da altre prefetture, non hanno generato nuovi posti per il futuro“.

Queste le parole del prefetto di Venezia, Vittorio Zappalorto rilasciate agli organi di stampa nella giornata di ieri dopo un vertice con i colleghi delle altre province.
Zappalorto sottolinea inoltre che “Gli 87 afghani che ci sono già stati assegnati sono stati sistemati a parte rispetto a profughi provenienti da altre nazioni. Non ci sono più i centri di accoglienza di Cona o di Jesolo, che comunque erano situazioni che andavano chiuse. E sarebbero esperienze che non potrebbero essere proposte ai migranti afghani che hanno collaborato con le nostre forze armate, che le hanno difese, che le hanno aiutate e che hanno un livello di istruzione e culturale nettamente superiore rispetto a tutti gli altri migranti che arrivano sulle coste del sud“.

Sottolineando che “I miei interlocutori principali sono i sindaci e io mi rivolgerò ai sindaci e chiederò l’aiuto dei sindaci“, Zappalorto conclude affermando di temere “tutto quello che è successo in passato in questa regione a proposito di accoglienza. È ancora vivo il ricordo delle barricate, dei cassonetti dati alle fiamme, delle rivolte dei sindaci. È un ricordo che noi prefetti abbiamo vivissimo e che non possiamo dimenticare. Speriamo rimanga tale e vediamo che tipo di disponibilità ci viene data dal territorio“.

 
 

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