Velardi porta a Verona il primo Parco della Cultura Urbana d’Italia / I DETTAGLI

 
 

Il Parco della Cultura Urbana non è più un sogno.
Grazie ai fondi garantiti dal PNRR, la nostra sarà la prima città d’Italia a realizzarne uno, anche grazie al recente rientro del progetto originale nella graduatoria fondo .

Non appena verranno erogati i finanziamenti da parte della Ragioneria dello Stato potranno partire i lavori e in un anno e mezzo, indicativamente, verrà inaugurato il parco. Suddivisa in più piastre polivalenti, sarà un’area dedicata a tutti, dai giovani agli anziani. La parola d’ordine è inclusività commenta soddisfatto l’assessore ai Lavori Pubblici e vicesindaco Luca Zanotto.
Il consigliere Andrea Velardi – prosegue – è la mente sensibile e che ha creduto in questo in questo progetto, che si è poi sviluppato attraverso un concorso di progettazione, che permette di accorpare più fasi procedurali: il vincitore infatti è colui che ha redatto lo studio preliminare e completerà il definitivo e condurrà la direzione lavori. Questa procedura più veloce dà un vantaggio nell’assegnazione dei fondi del PNRR, perché di fatto ha già aggiudicato tutto l’iter procedurale al vincitore.
Rimane poi – conclude Zanotto – solo la gara per l’impresa aggiudicataria. Vogliamo riproporre questo modus operandi anche per le altre importanti fasi in una serie di missioni che ci interessano come Comune di Verona”.

Un plauso all’Ordine degli Architetti che ci ha affiancato per questo concorso e che lo farà anche in futuro” aggiunge l’assessore all’urbanistica Ilaria Segala.

Nella filosofia dell’universal design il parco è dedicato a tutti. Un’idea, messa nero su bianco in una mozione dal presidente della Commissione Politiche Giovanili e consigliere della Lega Andrea Velardi: “Un’idea all’avanguardia e inclusiva, un progetto non di facile realizzazione che partiva da una area in totale abbandono ma con tutta una serie di vincoli. Gli assessori Zanotto e Segala – spiega Velardi – mi hanno sempre sostenuto e sono riusciti a trovare la quadra per la sua realizzazione. Come mia personale convinzione, amo dire sempre che bisogna fare politica in modo straordinario. In questo caso è stato fatto!. Ora che abbiamo la certezza che a Verona nascerà il primo Parco della Cultura Urbana d’Italia mi sembra giusto dedicarlo anche a chi lo aveva definito un progetto faraonico e irrealizzabile.
Ogni centimetro del parco sarà completamente fruibile a tutti
– prosegue il consigliere -a cominciare da chi si sposta su ruote (skateboard, rollerblade, biciclette, carrozzine, trifide e scooter elettrici). La collezione di sensori sotto piastre LVE permetterà alle persone non vedenti di accedere alla informazioni vocali. All’ingresso le linee di intercettazione del percorso consentiranno a tutti di individuare la tabella tattile con scritte in rilievo e ai non vedenti di costruire mappe mentali per orientarsi facilmente all’interno del parco. ll complesso, alle porte del centro storico, sarà fondamentale per eliminare l’associazione primitiva “ghetto-urbana” e l’ovale in cui troverà spazio il nuovo Skatepark reciterà il ruolo di protagonista principale. Non solo skate ma anche bmx, freestyle, pattini in linea, climbing, parkour, slackfline, bouldering, street workout, uno spazio per gli artisti di strada e per eventi tematici.

Si giunge quindi al ‘climax’ finale del progetto: “Il fiore all’occhiello è il fatto che vengono valorizzate le mura magistrali adiacenti al vallosottostante anche quest’ultimo accessibile a tutti. Il Parco della Cultura Urbana è un polmone verde, dove i giovani troveranno il loro spazio, dopo mesi e mesi di chiusure a causa della pandemia, con tutti i disagi che ne sono conseguiti, soprattutto per mancanza di luoghi adatti allo sfogo mentale e fisico. Tra due anni lo spazio di Via Galliano sarà riqualificato, rinnovato e riconsegnato in piena sicurezza a tutte le famiglie veronesi” – conclude Andrea Velardi.

 
 

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