Variante29, titoli di coda in Sala Gozzi. Segala: “Nostri sforzi per Verona del futuro”

 
 

Ultimo atto per la Variante 29.

Sono ripartiti nella seduta di ieri del Consiglio Comunale, con la replica dell’assessore alla Pianificazione Urbanistica Ilaria Segala, i lavori per l’ultimo passaggio amministrativo del documento deliberativo, prima della definitiva approvazione.
Dopo il nulla osta dalla Regione, con il parere positivo della Valutazione Ambientale Strategica, al documento manca solo il voto dell’aula consiliare.

Nella prima seduta, svoltasi lo scorso 17 marzo, è terminata la fase di discussione.
Nella seduta di ieri si è aperta la votazione degli emendamenti collegati.
Degli 800 presentati, ne sono stati dichiarati ammissibili dagli uffici 233, di cui per la minoranza 188 del consigliere Bertucco, 5 Benini, 10 T. Ferrari, 12 C. Padovani, 10 Vallani.
Per la maggioranza, 3 Zandomeneghi e 5 De Marzi – Grassi.

Come per ogni cosa della vita – ha sottolineato l’assessore Segala durante la replica all’aula –, anche per la Variante 29 è una questione di punti di vista. Per questa Amministrazione si tratta della via attraverso cui favorire finalmente lo sviluppo di una nuova città. Per le minoranze, ovviamente, è un documento che andrebbe completamente rifatto, a discapito della cittadinanza, che attende da tempo la rigenerazione di molte aree della città, per tornare ad avere sicurezza nei quartieri e servizi vicini a casa in nuovi e più sostenibili assetti urbanistici e ambientali. Ricordo che questa Amministrazione ha con trasparenza e capacità amministrativa prodotto uno strumento che migliorerà tutta la città. Dalle minoranze è stato portato avanti solo un costante tentativo di svilire gli sforzi fatti e nascondere la realtà. E cioè, che una variante di questo tipo non si è mai vista nel Comune di Verona. Diversamente da quanto affermato dalle minoranze, non sono state supinamente accolte tutte le richieste dei privati.
Il bilancio finale
– conclude l’assessore – registra il 38% di schede adottate rispetto al 100% delle richieste presentate. Io finisco il mio mandato con la schiena dritta e con la testa alta, consapevole di aver cercato di volare alto, ma con i piedi per terra, perché è così che si realizzano veramente i progetti innovativi”.

 
 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here