Variante 23 – Bertucco: “Significativo miglioramento delle prospettive urbanistiche”

 
 

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Michele Bertucco, consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune.

“Eliminati i Pua “Ai Tigli” di Montorio e “San Rocchetto” di Quinzano; ridotti ulteriormente da 31 a 11 gli interventi sui finti annessi rustici sulle Torricelle (eravamo partiti da 94 proposte di intervento…); eliminato il campo da golf alla Spianà e la lottizzazione a Santa Maria in Stelle; confermata la revoca del terzo centro commerciale a Verona Est sull’area della Cercola: la rimodulazione della Variante 23, frutto di un lavoro intenso fatto di pressioni e diffide da parte nostra, ma anche di confronto serrato e aperto con l’amministrazione comunale, sta portando ad un significativo miglioramento delle prospettive urbanistiche sulla città.

Non vuol dire che “abbiamo vinto”, dal momento che mancano ancora tutti gli interventi in positivo: l’incremento della disponibilità di verde pubblico fruibile a Verona Sud, un miglioramento generale della mobilità cittadina e una generale riqualificazione e rivitalizzazione del quartieri. E’ tuttavia significativo e degno di nota che la bomba ecologica progettata dall’amministrazione Tosi nei precedenti 10 anni sia stata in parte disinnescata.

Restano dubbi – sui quali peraltro avevamo già messo in guardia – circa alcune decisioni della giunta, ad esempio quella di riammettere la scheda norma sull’ex Manifattura Tabacchi: la vantata riduzione delle superfici trasformabili in commerciale da 18 mila metri quadri a 7 mila metri quadri è pura finzione, dal momento che questa scheda era già stata ufficialmente dichiarata decaduta nel marzo 2017. Idem per quanto riguarda la pretesa riduzione dell’area Rossetto di Corso Milano: la relativa scheda norma era decaduta già nel 2013.

Sulla riammissione di questi progetti molto ha giocato la “manina” Cinque Stelle con l’emendamento “salva cemento” alla Variante 22 che ha fornito un alibi all’amministrazione Tosi prima e ora anche all’amministrazione Sboarina. E’ tuttavia fuori di dubbio che la riammissione di queste schede (che saranno ora oggetto di un nuovo procedimento amministrativo) evidenzia una precisa volontà politica da parte dell’amministrazione.

Sui 6 mila metri quadri di commerciale al Tiberghien, la riduzione rispetto ai 15 mila ammessi da Tosi è reale, tuttavia restiamo in attesa che si dimostri con i calcoli e non con le chiacchiere la sostenibilità di questo intervento, il quale è tutto fuorché atteso e ben visto dal quartiere”.

 
 

1 COMMENTO

  1. Dov è finita l’Ikea? Forse starebbe meglio, che so, a Nogarole Rocca oppure si vuole gettare via questa opportunità?
    Si raccontava di mille posti di lavoro e ricadute sull’artigianato del mobile della Bassa, ma anche della variante alla Ss12 per Caso di David. Verona ci rinuncia oppure ci scommette? Sssss!

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