Urge procedere con il lancio della Vespa Samurai contro la cimice asiatica

 
 

E’ questo il periodo in cui la cimice marmorata asiatica depone le uova. Una cimice genera 300-400 esemplari alla volta che con le punture rovinano frutti. E’ quanto sostiene Coldiretti Veneto che segue il progetto avviato da Coldiretti Verona in collaborazione con altri partner, per il monitoraggio dell’insetto killer sui comuni a specializzazione frutticola del veronese e della provincia di Rovigo, pari a 8.600 ettari coltivati a frutteto su 20mila ettari in Veneto. “Per questo il tempo stringe – commentano i tecnici di Coldiretti Veneto – ed è urgente procedere con l’autorizzazione ai lanci della vespa samurai quale antagonista naturale”.

Circa 60 trappole a feromoni di aggregazione sono state collocate in diverse aziende agricole per ottenere informazioni utili sul livello d’infestazione delle colture, individuare la presenza degli stadi di sviluppo della cimice asiatica sulle diverse parti della pianta, stimare in modo più corretto, che con i controlli visivi, la presenza dell’insetto. Inoltre, il progetto consente di quantificare le popolazioni che sono  più numerose di anno in anno. Maggio e Giugno sono i mesi cruciali per impostare una lotta agli studi più vulnerabili della prima generazione (Neanidi), che determineranno quale livello di popolazione si troverà nel frutteto nei mesi successivi.

“La fase sperimentale – precisa Daniele Salvagno, presidente di Coldiretti Veneto – è stato un primo passo significativo per studiare il comportamento della cimice asiatica su alcune colture che abbiamo deciso di ampliare poiché l’insetto alieno, favorito dai cambiamenti climatici, rappresenta ormai una vera emergenza per il nostro sistema produttivo. Tra l’altro quest’anno le colture frutticole sono già state danneggiate a causa delle brinate di fine marzo. Nel solo comprensorio veronese sono stati valutati danni da freddo nell’ordine del 50-60% per il melo e pero, con punte per pesco e albicocco del 100%. Non è il caso – conclude Salvagno –  che a completare la debacle si aggiungesse nuovamente il flagello della cimice. Occorre, quindi accelerare il più possibile sulle procedure, non solo dal lato della lotta integrata e biologica ma anche sul versante degli indennizzi per le perdite subite nel 2019 senza tralasciare il sostegno alle installazioni dei sistemi di protezione, come le reti anti insetto”.

 
 

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