E’ la prima e unica sepoltura rinvenuta all’interno dell’Arena. Un ritrovamento davvero eccezionale quello di queste ore nell’arcovolo 31 dell’anfiteatro, dove i lavori in corso hanno portato alla luce i resti di un corpo umano, perfettamente conservato e che sarà oggetto di un’importante valorizzazione.
Le analisi che verranno effettuate nelle prossime settimane saranno in grado di fornire con precisione tutti gli elementi utili per ricostruire l’epoca in cui è avvenuta la sepoltura e i caratteri dell’individuo ritrovato. Tuttavia gli esperti della Soprintendenza sembrano non avere dubbi: si tratta del corpo di una donna, la cui posizione con le braccia conserte e poste leggermente sotto il petto è tipica delle sepolture. Pure l’epoca sembra abbastanza chiara, e si evince dalla profondità del ritrovamento, che rimanderebbe al periodo tardo antico, compreso tra il terzo e il sesto secolo dopo Cristo.
Ma potrebbero esserci delle sorprese, come è successo per l’inaspettata scoperta, che ha lasciato a bocca aperta addetti ai lavori e non.
La scoperta. E’ avvenuta nell’ambito degli importanti lavori di restauro che si stanno realizzando all’interno dell’anfiteatro, con un cantiere articolato che prevede la riqualificazione completa degli arcovoli. E’ proprio all’arcovolo 31 che i ricercatori della Soprintendenza, al lavoro per il sopralluogo necessario al restauro, hanno trovato tracce di bruciatura tra le pareti. Si aspettavano di rinvenire i resti della fornace di un fabbro, come già accaduto durante altri scavi, invece si sono abbattuti su una sepoltura, sicuramente successiva al primo secolo dopo Cristo, epoca a cui risalgono i cocci rotti usati come selciato e spostati, più di 1500 anni fa, per fare spazio alla sepoltura.
Le analisi. Da oggi parte lo studio dettagliato dello scheletro che sarà estratto dall’arcovolo e portato in laboratorio per gli esami e le analisi specifiche. Verrà usato lo strumento del carbonio -14, il metodo più utilizzato per le datazioni in archeologia e che porterà a definire con precisione non solo l’epoca a cui risale il reperto, ma anche a definire i caratteri dello scheletro, dall’età alla corporatura, fino alle cause della morte. Tempo un mese e si avranno tutte le informazioni utili per conoscere meglio questa straordinaria scoperta.
Proprio per la sua straordinarietà, si pensa già a come valorizzarla e far sì che sia fruibile a cittadini e turisti.