‘Un albero per ogni nato’: piantumazione di 3.800 alberi. Lo prevede la legge

 
 

Per i quasi 4 mila bimbi veronesi nati dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2020 ci sono altrettante nuove piante che saranno piantate e che cresceranno insieme a loro. È partita in questi giorni ‘Un albero per ogni nato’, la vasta campagna di riforestazione urbana avviata dall’Amministrazione, obbligatoria per legge come dirò in seguito, che, nel giro di qualche settimana, vedrà la piantumazione di 3.800 piante in diverse aree verdi del territorio comunale, per una superficie totale di 25.300 metri quadrati.  

Si parte da Borgo Roma, in via la Grazie, a ridosso del palazzetto dello Sport. E’ qui che si trova il terreno di proprietà comunale in cui è corso la sistemazione e riforestazione dell’area, circa 7.800 metri quadrati di superficie in gestione alla Cooperativa sociale ‘Cercate’.
La Circoscrizione quinta non sarà la sola a diventare più green, le faranno infatti compagnia l’ottava e la settima, dove nei prossimi giorni saranno oggetto di nuove piantumazioni altre tre aree rispettivamente di 3 mila, 5 mila e 9.500 metri quadrati. Sono l’area verde alla rotonda di via Valpantena a Poiano, l’area verde allo svincolo di via Valpantena/Quinto e quella di via Brazze a Bosco Buri.
Si tratta di un intervento dal forte impatto ambientale, per il quale l’Amministrazione ha investito la somma di oltre 205 mila euro, e che si aggiunge al più vasto progetto di riforestazione urbana avviato dal 2017 e che ha visto la messa a dimora di circa 40 mila nuove specie tra piante e arbusti.
Per quanto riguarda la tipologia delle nuove piantumazioni, si va dall’acer campestre al quercus robur e all’ulmus minor per i fusti più alti, dal cornus mas al viburnum lantana per gli arbusti più piccoli. Tutte piante autoctone, scelte in base alla tipologia del terreno e con caratteristiche che le rendono idonee alla zona oltre che alla finalità del progetto.
Come indicato nella Delibera n. 258 del 06 luglio 2021 la Giunta comunale del Comune dei Verona ha approvato il progetto esecutivo da porre a base della procedura di affidamento per la realizzazione dei lavori di “Interventi per la realizzazione di nuove forestazioni anno 2020″ – iniziativa “Un albero per ogni nato”  indicando quale area di realizzazione quella comunale di Fondo Frugose, in località Mattaranetta, nell’ambito territoriale della 7^ Circoscrizione (ne avevo parlato qui).

Senonché la società Rete Ferroviaria Italiana ha successivamente disposto l’occupazione temporanea non preordinata all’espropriazione dell’area comunale suindicata, per un periodo complessivo di 60 mesi salvo eventuale proroga, ai fini della corretta esecuzione dei lavori ferroviari ivi indicati riguardanti la realizzazione di una nuova tratta AV/AC Verona-Padova.

Il Comune di Verona pertanto a fronte della sopravvenuta indisponibilità dell’area originariamente individuata, ha individuato le seguenti aree verdi di proprietà comunali in sostituzione della precedente forestazione:

  1.      Area Verde Rotonda Via Valpantena / Poiano – Ambito Territoriale Circoscrizione 8 – Foglio n. 86 mappali n. 980 e n. 984 ~ 3.000,00 m2.
  2.      Area Verde Rotonda Via Valpantena / Quinto – Ambito Territoriale Circoscrizione 8 – Foglio n. 55 mappali n. 1640 (nord) e n. 1622, 1624, 1628 (sud) ~ 5.000,00 m2;
  3.     Area Verde Via Brazze (Bosco Buri) – Ambito Territoriale Circoscrizione 7 – Foglio n. 338 mappale n. 167 (nord) e Foglio n. 312 mappale n. 34 (sud) ~ 9.500,00 m2.
  4.     Area Verde di Strada Le Grazie – Ambito Territoriale Circoscrizione 5 – Foglio n. 369 mappali n. 906 (nord) e n. 1002 (sud) ~ 7.800,00 m2.

Ricordo che ad istituire l’obbligo di piantare un albero per ogni nuovo nato è stata la Legge n. 113 del 1992, che aveva lo scopo di incrementare le aree verdi cittadine e contrastare il disboscamento. I Comuni, stando al dettato della norma, devono dovevano (devono) provvedere, entro dodici mesi dalla registrazione anagrafica di ogni neonato residente, a porre a dimora un albero nel territorio comunale.

A causa della scarsa applicazione da parte dei Comuni la norma è stata successivamente modificata dalla Legge n. 10 del 14 gennaio 2013, che da un lato ne ha limitato il campo di applicazione limitando l’obbligo solo ai Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, dall’altro, l’ha ampliata inserendo l’obbligo della piantumazione anche in caso di adozione di un minorenne. Ha anche introdotto prescrizioni per la tutela degli alberi monumentali e ridefinito la Giornata Nazionale dell’Albero celebrata il 21 novembre allo scopo di valorizzare la tutela del patrimonio arboreo e boschivo italiano.

Ancora, la legge ha ridotto a 6 mesi il termine entro cui provvedere alla messa a dimora degli alberi, ha istituito il bilancio arboreo del Comune per il censimento e per la classificazione degli alberi piantati, nell’ambito del rispettivo territorio, in aree urbane di proprietà pubblica, da rendere noto da parte del Sindaco due mesi prima della scadenza naturale del mandato.

La messa a dimora, si legge nel testo, dovrebbe avvenire nella zona urbana e non extraurbana, se possibile, privilegiando aree particolarmente degradate o colpite da eventi dannosi naturali o dolosi, che abbiano recato nocumento all’ambiente stesso. Inoltre, per soddisfare l’interesse pubblico primario allo sviluppo del verde pubblico, il nuovo testo mira ad arricchire la previsione del bilancio arboreo annuale con l’inserimento non solo degli alberi piantati in ragione della nuova nascita o del decesso precoce, ma anche di quelli tagliati o eradicati, così da rendere evidente la valutazione ponderata sullo sviluppo del verde.

Infine, per garantire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e per assicurare adeguati livelli di informazione ambientale, è stato prevista la pubblicazione del bilancio arboreo annuale on line nel sito istituzionale dell’amministrazione il quale raccoglie informazioni sul tipo di albero scelto per ogni bambino e sul luogo in cui è stato piantato. Questo perché ogni diversa tipologia di albero ha bisogno di condizioni particolari, ad esempio un determinato terreno, e quindi deve essere piantata in una certa zona.
In tutto questo per i Comuni inadempienti la Legge non prevede una sanzione vera e propria e quindi tutto si basa sulla buona fede delle singole amministrazioni locali anche se esiste in realtà, presso il Ministero dell’Ambiente, un apposito Comitato per lo sviluppo del verde pubblico a cui i Comuni inviano tutte le informazioni sul censimento del verde urbano e quindi anche sui nuovi alberi piantati ma senza sanzioni evidentemente non basta.
Alberto Speciale
 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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