Il Presidente della Provincia di Verona, Manuel Scalzotto, ha deliberato, su proposta del Consigliere con delega all’Ambiente Sergio Falzi, la variazione del contributo destinato all’efficientamento energetico nei Comuni scaligeri, portandolo da 500 mila a 1,6 milioni di euro.
Le risorse aggiuntive permetteranno alla Provincia di finanziare tutte le 65 domande pervenute per il bando, aperto ad agosto e chiuso a ottobre, finalizzato alla sostituzione di vecchi impianti termici, situati in edifici di proprietà comunale e destinati ad uso pubblico, con nuovi impianti a basse emissioni e alta efficienza.
Il contributo potrà coprire fino al 100% della spesa con un massimale di 25 mila euro per ciascun Comune. Tra i criteri, un punteggio maggiore è stato assegnato al rinnovamento delle caldaie negli edifici scolastici. Infatti, ben 31 delle domande finanziate hanno riguardato scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado per un totale di 750 mila euro di contributi, circa la metà dell’importo stanziato dalla Provincia. Altri interventi riguarderanno impianti sportivi, municipi, biblioteche, alloggi di edilizia popolare e sale civiche.
Tra le spese ammissibili vi sono quelle di progettazione, direzione lavori e pratiche amministrative connesse; la fornitura e la posa in opera delle caldaie e di ogni altro componente necessario all’installazione; eventuali opere edili collegate e, infine, anche la dismissione, la rimozione o la messa in sicurezza e la bonifica dei vecchi serbatoi di combustibili.
Gli impianti che verranno sostituiti sono in massima parte alimentati a gasolio, metano o gpl e installati oltre 15 anni fa.
“L’accordo di Bacino Padano ci impone una riduzione progressiva e importante delle emissioni in atmosfera – ha ricordato il Consigliere con delega all’Ambiente, Sergio Falzi, promotore dell’iniziativa –. Oggi, con le difficoltà economiche che stanno vivendo molte famiglie, è impensabile ritenere che la soluzione al problema dell’inquinamento possa arrivare da un repentino cambio del parco auto privato. Se le pubbliche amministrazioni chiedono ‘sacrifici’ ai cittadini e alle aziende per il rispetto dell’accordo di Bacino, devono dare per prime il buon esempio. Il contributo della Provincia di Verona va esattamente in questa direzione. Un invito a tutti gli amministratori che cambieranno gli impianti termici nelle scuole frequentate dai più piccoli: condividete queste attività con insegnanti, famiglie e alunni. Potrebbe essere un’occasione per sensibilizzare i più giovani alle tematiche dell’ambiente, che saranno senz’altro sempre più in primo piano nel nostro e nel loro futuro”.
“Ben due Comuni su tre hanno fatto richiesta del contributo – ha evidenziato il Presidente Manuel Scalzotto -. Ciò ha fatto emergere un’esigenza latente del territorio a cui abbiamo voluto rispondere aumentando la dotazione finanziaria fino a coprire tutte le domande pervenute. Gli obiettivi sono due: adottare, come pubbliche amministrazioni, impianti che vadano in direzione di una maggiore efficienza e stimolare l’economia, in difficoltà per l’emergenza in corso, con interventi che coinvolgeranno decine di imprese, tecnici e professionisti. Le semplificazioni negli appalti per le scuole e anche per le pubbliche amministrazioni locali, entrate in vigore in periodo Covid, credo possano accelerare gli interventi che ora spetteranno ai singoli Comuni e che andranno rendicontati alla Provincia per l’erogazione del contributo”.