Tre milioni di euro per sostenere il diritto alla libera scelta della scuola: i termini per il contributo

 
 

Si aprono lunedì 2 marzo i termini per presentare domanda per il buono-scuola in Veneto per l’anno scolastico in corso. Le famiglie degli alunni delle scuole statali, paritarie e non, nonché dei percorsi triennali di istruzione e formazione, avranno tempo sino al 2 aprile per richiedere il contributo e documentare di avere i requisiti necessari per ottenerlo. Quest’anno la Giunta, su proposta dell’assessore regionale all’istruzione e formazione, ha messo a disposizione 3 milioni di euro per sostenere il diritto alla libera scelta della scuola da parte delle famiglie e aiutare in particolare quelle con figli disabili e i nuclei più numerosi, con almeno 4 figli o con parti trigemellari. Rimane confermata la soglia di reddito per accedere al contributo regionale: 40 mila euro di reddito familiare Isee,  che sale a 60 mila per le famiglie con figli disabili.

“Confermiamo il diritto prioritario al buono-scuola per studenti disabili e i figli di famiglie numerose o di parti trigemellari – garantisce l’assessore all’istruzione. “Riteniamo sia un dovere di civiltà prestare particolare attenzione alle condizioni di fragilità degli studenti disabili, prevedendo un contributo specifico alla spesa per l’insegnante di sostegno, E ci facciamo carico delle difficoltà delle famiglie numerose che, negli anni, hanno ricevuto somme via via sempre minori a causa delle ristrettezze di bilancio della regione, più in generale, degli enti pubblici. Il meccanismo di erogazione del buono sarà quindi ‘a scalare’: precedenza ai contributi per insegnanti di sostegno e famiglie numerose. Poi, in relazione al numero di domande ricevute e allo stanziamento disponibile, sarà dato corso al buono-scuola per le altre famiglie, con la disponibilità ad integrare le risorse a disposizione nella manovra di assestamento di bilancio, qualora si liberassero ulteriori disponibilità regionali”.

Per l’anno scolastico corrente la Giunta regionale del Veneto assicurerà quindi un contributo fino a 15 mila euro per le spese sostenute dalle famiglie per l’insegnante di sostegno. Le famiglie con figli e i nuclei numerosi o con parti trigemellari avranno diritto per le spese di iscrizione e frequenza ad un contributo pari all’80 per cento di quello previsto per la prima fascia di reddito, vale a dire 720 euro per la frequenza alla scuola primaria, 1080 per la scuola secondaria di primo grado e 1560 per la scuola secondaria di secondo grado.

Il buono-scuola (che come previsto dalla legge istitutiva del 2001 potrà essere erogato solo se le spese di frequenza scolastica superano i 200 euro annui) è modulato per fasce di reddito: per le famiglie con reddito Isee 2016 fino a 15 mila euro, il contributo regionale sarà di 900 euro per la frequenza alla scuola primaria, di 1350 euro per la frequenza alla scuola secondaria di primo grado e di 1950 per la scuola secondaria di secondo grado (compresi anche i corsi di formazione professionale); per i redditi fino a 30 mila euro, il buono scuola sarà di 390 euro per la primaria, 780 euro per la secondaria di primo grado e 1150 euro per la scuola superiore; per i redditi familiari fino a 40 mila euro il buono scuola sarà di 310 euro per la primaria, 540 per la secondaria di primo grado e di 780 euro per il ciclo superiore.

 
 

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