Trasporto scolastico e vigilanza sui minori: criticità per gli addetti ai servizi

 
 

Un appello da parte di Confcommercio Verona e delle categorie interessate a proposito dell’obbligo di vigilanza sui minori all’uscita dagli istituti scolastici, di cui si sta diffusamente parlando in questi giorni, a seguito di una recente ordinanza della Cassazione (sentenza 21593 del 19 settembre): urge una revisione normativa che tenga conto delle problematiche legate al trasporto scolastico, per sollevare gli imprenditori di settore da responsabilità che non sono di loro pertinenza. La scuola affida lo studente all’autista e le responsabilità ricadono tutte sull’impresa che svolge il servizio di scuolabus. Nel caso degli allievi delle scuole medie, in particolare, il genitore alla fermata dello scuolabus non c’è quasi mai: cosa dovrebbe fare, in questi casi, chi si occupa del trasferimento?

In teoria – afferma Ilenia Dall’Omo, presidente del consorzio Conav, aderente a Confcommercio Verona, che svolge i servizi di trasporto scolastico per diverse scuole di città e provincia – l’autista, per essere in regola, dovrebbe consegnare ogni giorno intere scolaresche ai vigili urbani. Noi lavoriamo con la massima attenzione, ma non si possono prevenire tutte le potenziali situazioni di pericolo. Siamo di fronte a una situazione normativa totalmente inadeguata rispetto alla realtà. Il problema non riguarda solo gli allievi delle scuole medie. I genitori per primi sono disponibili a firmare liberatorie, che, tuttavia, oggi hanno poco valore. Si faccia qualcosa, subito”.

Il problema – riprende Paolo Arena, presidente di Confcommercio Verona – tocca pesantemente le imprese di trasporto persone a mezzo autobus aderenti alla nostra associazione, la quasi totalità delle quali svolge oltre che trasporti turistici, servizi di trasporto scolastico. Gli imprenditori di settore sono molto preoccupati, servono interventi per sollevarli da responsabilità che non si possono oggettivamente assumere. Attraverso Confcommercio nazionale stiamo cercando di trovare una soluzione utile a un problema che rischia di diventare enorme con ripercussioni su una moltitudine di soggetti e ci attiveremo anche nei confronti delle autorità locali”.

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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