Tradizioni spagnole col menestrello Crispin d’Olot in Società letteraria, mercoledì 21 marzo

 
 

Sarà il menestrello Crispìn d’Olot, con la musica tradizionale spagnola, il protagonista dell’evento ‘Dulces prendas’, mercoledì 21 marzo, alle 18, alla Società letteraria, in piazzetta Scalette Rubiani.
L’iniziativa si inserisce nella rassegna ‘Verona, patrimonio del Amor. Una ciudad con latidos españoles’, che punta ad accrescere la conoscenza della cultura ispanica e, in particolare, dello storico legame che intercorre tra la comunità spagnola veronese e la città. Ingresso gratuito.

Durante la serata, il giullare d’Olot, riconosciuto a livello internazionale per le sue rappresentazioni della cultura, letteratura e storia spagnola, soprattutto dal XII al XVIII secolo, si esibirà in una selezione di canzoni tradizionali ‘sefardite’, romanze a tema biblico, poemi in latino e italiano e sonetti spagnoli.

La serata, promossa dall’associazione culturale Italo-Spagnola – ACIS in collaborazione con l’Università e la Comunità Ebraica di Verona, l’Università di North Carolina Wilmington – UNCW e con il patrocinio del Comune di Verona, è stata presentata dall’assessore alla Cultura Francesca Briani: “Un nuovo appuntamento proposto dall’associazione ACIS per accrescere tra i veronesi la conoscenza della cultura spagnola e, nel particolare di questa iniziativa, delle antiche tradizioni e sonorità medievali di questo Paese”.

Presenti alla conferenza di presentazione, la presidente dell’ACIS Anna Altarriba Cabré, il presidente della Comunità Ebraica di Verona Bruno Carmi, la ricercatrice di letteratura spagnola dell’Università di Verona Paola Bellomi, il professore di letteratura spagnola all’Università North Carolina Wilmington – UNCW Michael Gordon e il giullare Crispìn d’Olot.

“La cultura sefardita, nonostante le molteplici e continue persecuzioni di cui anche gli ebrei di origine iberica sono stati vittime nei secoli (fin dalle matanzas del 1391, che furono il primo passo verso il Decreto di Espulsione dalla Spagna del 1492), è riuscita a sopravvivere nei secoli – ha spiegato Bellomi – giungendo fino a noi. Tra le manifestazioni letterarie che più caratterizzano il legame tra la cultura di Sefarad, ossia della Spagna, e quella dei suoi figli dispersi vi è senza dubbio la ricchissima tradizione poetica, in particolare dei romances. Questi componimenti, la cui origine si può spesso far risalire al Medioevo iberico, si sono tramandati, di bocca in bocca, tra gli appartenenti delle comunità della diaspora sefardita, costituendo il ricco repertorio del Romancero sefardí. Per il gruppo di ricerca del progetto ministeriale E.S.THE.R. (Enquiry on Sephardic Theatrical Representation) è un onore poter ospitare all’Università di Verona il giullare Crispín d’Olot che, con la sua arte, farà rivivere la lingua e la cultura giudeo-spagnola nella città che ha avuto, tra i suoi membri illustri, una delle figure più importanti della diaspora sefardita in Italia, Fernando Cardoso (noto con il nome ebraico Isaac Cardoso), già medico della corte del re Filippo IV e, dal 1652 al 1683, rispettato medico della comunità ebraica di Verona”.

José Manuel Ramos Alonso, in arte Crispín D’Olot, crea la sua figura artistica come giullare e trovatore alla fine degli anni ’90, con l’apparizione dei mercati medievali: “Dal 1999 ad oggi sono numerose le mie apparizioni in TV in programmi di varietà. Ho registrato diversi album: nel 2013 “Cantos de la zanfoña”; nel 2012 “Versos y bardos: poesía del XII al XVII”; nel 2005“ Viva lo único: la picaresca y el romancero”; nel 2004 “¡Oh, míseros poetas desdichados!” e nel 2002 il mio primo, “El lago de las damas”. Nel 2006 ho interpretato Cristoforo Colombo nelle Giornate Medievali ad Avila. Nel 2011 sono stato selezionato per rappresentare Spagna in “Abrapalabra”, prestigioso festival in Colombia di narrazione orale. Poi sono stato scelto anche per partecipare a diversi festival in Mexico, Argentina, Perú, Ecuador, Costa Rica: ho recitato in tutto il mondo, nel 2016 sono arrivato agli Stati Uniti, precisamente nella Carolina del Nord, dove ho proposto storie, canzoni e poemi dedicati a Don Chisciotte. Nell’attualità partecipo ad una campagna scolare che mi porta a diversi centri educativi della Spagna, offrendo spettacoli, conferenze e laboratori di letteratura; collaboro con diverse università ed enti culturali e ho fondato il Museo del Juglar, per raccontare l’arte dei giullari”.

 

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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