Tosi: “Sboarina svende AGSM alla Lega di Salvini. Le consulenze di Croce un pretesto”

 
 

Anche per l’ex Sindaco Flavio Tosi l’operazione defenestrazione di Michele Croce è pretestuosa e come il lettore di Verona News qui e qui, fa chiarezza sui veri motivi che hanno portato al siluramento del Presidente, spiegando che “la Lega da due anni vuole mettere le mani su Agsm per legarla e renderla subalterna al colosso lombardo A2A”.

“Gli strani affidamenti diretti e le inopportune consulenze di Michele Croce sono solo un pretesto – continua il leader di FARE -; erano note da mesi, noi della Lista Tosi e di Fare Verona le avevamo denunciate a suo tempo. Sboarina sapeva tutto ma per mesi ha fatto finta di niente. Quindi è evidente come non giustifichino un terremoto politico di tale portata e la rottura di un’alleanza fino a poco tempo fa forte come quella tra Sboarina e Croce. Un asse talmente saldo che l’Agsm di Croce, per togliere le castagne del fuoco a Sboarina, ha messo quasi 40 mila euro di sponsorizzazione per l’evento dell’ultimo dell’anno del Comune che rischiava di saltare. 40 mila euro extra-gara di soldi pubblici all’azienda organizzatrice dopo gli 80 mila da bando comunale. Una cosa grave, inaudita e iniqua.

Ma la vera partita che si sta giocando è un’altra ed è quella con Milano e cioè con la multiutility A2A. La Lega da due anni vuole mettere le mani su Agsm per legarla e renderla subalterna al colosso lombardo A2A. Da qui si spiega anche la melina dell’attuale Sindaco sulla fusione con Aim Vicenza, che grazie al sottoscritto da due anni è solo da ratificare. Da due anni basterebbe una firma, invece Sboarina temporeggia perché un Agsm legata ad Aim sarebbe più forte anche nei confronti di A2A e questo non può far piacere alla Lega di Salvini, che manda avanti Fontana per manovrare politicamente un Sindaco debole come Sboarina. Ma così si svende Verona a Milano, perché Agsm se si legasse ad A2A verrebbe mangiata. A2A ha divorato Brescia che aveva quote paritetiche, figuriamoci cosa succederebbe con Agsm che è dieci volte più piccola.

Verona è la capitale economica del Veneto, ma Sboarina e la Lega vogliono ridurla al rango di ultima provincia lombarda. Verona in campo economico-finanziario si è già vista portare via da Milano la vecchia Cassa di Risparmio diventata Unicredit e la Banca Popolare divenuta Banco-Bpm. Ma se quest’ultima era un’operazione resa economicamente necessaria, non si vede invece l’utilità di regalare a Milano Agsm, se non quella di fare una favore politico a Salvini. Verona deve rimanere centrale. Si ratifichi finalmente la fusione con Aim di Vicenza e poi si vada a trattare con Mantova e Trento per costruire un polo dell’energia forte e con Verona centrale. Questo va fatto, non genuflettersi ad A2A, alla Lombardia e agli interessi leghisti”.

 
 

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