“La lingua batte dove il dente duole. E comunque fosse solo la matrioska, nell’ufficio di Sboarina ci sono altre immagini di Putin…”.
Così Flavio Tosi nel leggere la replica e “le risibili giustificazioni” del Sindaco Sboarina sulla matrioska raffigurante Putin nel suo ufficio. Tosi infatti incalza: “Accanto alla matrioska, nell’ufficio di Sboarina troviamo un ritratto di Putin, come si può vedere benissimo nel video di Mediaset de Le Iene, che nel novembre 2019 andarono da Sboarina”.
Insomma, sottolinea Tosi, “c’è Putin dappertutto nell’ufficio del Sindaco, sembra quasi un altare pagano, o forse un bazar di cimeli russi, dato che Sboarina minimizza risibilmente parlando di regali di qualche delegazione. E’ evidente che Sboarina correda il suo ufficio mettendo ciò che preferisce. E tra ciò che lo ispira c’è anche Putin, che evidentemente è da sempre un suo riferimento politico e valoriale. Al contrario di ciò che è Verona, città dove i cittadini credono nella libertà e nella democrazia e non certamente in un despota che aggredisce un libero Stato come l’Ucraina”.
Magari Sboarina fosse in qualche modo amico di Putin o di un importante politico russo. Potrebbe in tal caso spingere , consigliare, e raccomandare un diverso atteggiamento della Russia contro l’Ucraina.
Far loro capire che solo attraverso un preciso, coinvolgimento degli stati amici come sarebbe l Italia, volti a sostenere, appoggiare ma anche a chiarire e puntualizzare le pretese e le motivazioni di Puntin sarebbe la strada giusta per risolvere il contendere. E’ facile ora condannare come despota e ditattore Putin, o addirittura sostenere di combatterlo con armate europee e italiane…ma dove andremo a finire…?
Sboarina se è vero che sei amico di Putin battiti su iniziative su prop0ste che portino ad un tavolo di trattattive.
Fai valere l’amicizia per indurli al buon senso…