Tosi duro con Sboarina: “sul nuovo stadio solo bugie”

 
 

Nuovo stadio? “Sul piano economico-finanziario il progetto fa acqua da tutte le parti, inoltre Sboarina è stato smentito dai suoi stessi dirigenti comunali. Poi è irrazionale creare un cantiere devastante nel quartiere per rifare lo stadio lì, o il nuovo stadio lo fai fuori città, tipo alla Marangona o in zona seminario, oppure se lo vuoi tenere lì prevedi una ristrutturazione non impattante”.

A dirlo questa mattina in una conferenza stampa a Palazzo Barbieri Flavio Tosi, con i Consiglieri comunali Alberto Bozza e Patrizia Bisinella.

Tosi ha parlato di mancanza di trasparenza di Sboarina: “Il 29 maggio ho chiesto il verbale della conferenza dei servizi, dovrebbe essere consegnato entro 5 giorni, ma dopo 20 giorni e due solleciti ancora non ho ricevuto nulla. L’ho chiesto perché so che i dirigenti comunali hanno mostrato forti perplessità sul piano-economico finanziario, che in effetti non sta in piedi, perché nessuno spenderebbe 100 milioni di euro per costruire un albergo, un teatro e qualche negozio, non ci sarebbe ritorno economico”.

Che ci siano molte stranezze, dice Tosi, lo conferma anche la credibilità del messicano Esparza “uno che deve fare un’operazione da 100 milioni di euro ma a New York la sua società ha la sede appoggiata in co-working negli uffici di un commercialista.

Stranezze alimentate dalle continue bugie di Sboarina che diceva che per mettere a norma il Bentegodi servivano milioni di euro e invece, com’è stato deliberato in Consiglio comunale e confermato da un dirigente, bastano 300 mila euro per seggiolini e impianto di illuminazione. Sboarina, una volta smascherato, per giustificarsi ha detto un’altra balla e cioè che ha ottenuto uno sconto, una deroga sulle norma di sicurezza, grazie al progetto del nuovo stadio. Ma a chi crede di darla da bere? Non esistono deroghe su norme di sicurezza cogenti e tassative, e ancor meno esistono deroghe su un progetto di nuovo stadio che ancora è teorico e confuso”.

Alberto Bozza ha ricordato parallelamente “le pessime condizioni in cui versano gli impianti comunali della città, dagli spogliatoi da terzo mondo del Consolini – impianto d’eccellenza in Triveneto che adesso ha una nuova pista solo grazie ai finanziamenti della Giunta Tosi – fino ai campi sportivi di via Turazza e via Saturno, passando per quello di Quinzano che, nonostante la programmazione e i finanziamenti della Giunta Tosi nel 2017 dopo due anni di Sboarina ha ancora la tribune chiuse e inagibili, così come il bagno pubblico. Per non citare Poiano che nonostante i soldi stanziati da noi è ancora tutto fermo. Non dimenticando lo stato di abbandono delle Piscine Lido, tra l’altro bene comunale e pubblico incustodito. Ma Sboarina ha in mente solo il nuovo stadio”.

Bozza poi ha detto: “Sboarina diceva che servivano milioni di euro per sistemare il Bentegodi, poi si è visto che ne bastano 300 mila che probabilmente non saranno una spesa di competenza del Comune, non trattandosi di lavori di manutenzione straordinaria per la sicurezza strutturale dell’impianto o di pubblica sicurezza”.

Patrizia Bisinella ha parlato “di mancanza di rispetto degli elettori dal momento che Sboarina non si era presentato alla Città con il progetto del nuovo stadio nel programma elettorale, mentre ora, senza ascoltare nessuno, vuole mettere a soqquadro un’intera parte di Verona, non si sa nemmeno per quanti anni, dato che il cantiere sarebbe devastante e dai tempi incerti. Un cantiere che inciderebbe sulla qualità della vita non solo per i 15 mila abitanti del quartiere, ma anche per i 60 mila della circoscrizione. Sboarina afferma che in tre anni si fa tutto, ma si rende conto di cosa vuol dire abbattere e smaltire l’intero Bentegodi? E quali garanzie di solidità finanziaria può dare negli anni la società coinvolta nel progetto? Noi non siamo contrari a un nuovo stadio, ma tenendo il Bentegodi e progettando un nuovo impianto in altre aree della Città, fuori dal centro, ora abbandonate e in stato di degrado, come la Marangona o la Spianà”.

Bisinella poi ha annunciato una richiesta di accesso agli atti “per sapere in caso di nuovo stadio quanto costerà ai veronesi il recesso del contratto per l’utilizzo dei panelli solari costruiti nel 2009 sul tetto del Bentegodi e i conseguenti mancati introiti per le casse comunali, un aspetto questo finora taciuto”.

Bisinella ha concluso: “Mentre Sboarina ha in testa solo il suo nuovo stadio, nel frattempo lascia dissestati strade e marciapiedi. E ieri e oggi ha fatto chiudere viale del Lavoro, quindi una delle arterie più importanti della Città, senza preavviso e senza informare gli esercenti e i commercianti della zona, che sono giustamente imbufaliti”.

 
 

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