Torricelle, Forte San Mattia: impianti installati privi dei titoli autorizzativi. Nessuna sanzione avviata

 
 

Dopo la problematica relativa della II Torricella Massimiliana di Verona, dove insistono antenne radiotelevisive irregolarmente installate, e della demolizione del traliccio abusivo costruito nell’ex area della Parrocchia di S. Mattia torniamo a raccontare (qui articolo del 4 febbraio 2020) ancora di antenne, questa volta installate al Forte San Mattia. Sempre sulle Torricelle.

Dopo un lungo periodo di abbandono, il Forte S. Mattia, è stato acquisito dall’Amministrazione comunale di Verona ed è attualmente è in uso ad alcune associazioni e quindi non è visitabile se non accordandosi con quest’ultime.

Oltre che dalle associazioni il Forte è utilizzato dai proprietari di antenne per radiocomunicazioni, purtroppo gli impianti sfuggono al censimento nel database di Arpav a causa della loro connotazione: potenza limitata e perchè appartenenti alle forze armate o di polizia.

E’ vergognoso constatare quantità e l’ampiezza dei tralicci presenti sulla sommità del Forte per la cui installazione sono stati apportati sfregi, rotture, imbollunature alla struttura edificatoria stessa, interna ed esterna come testimoniano le fotografie da me scattate.

Ho presentato all’Ufficio attività Edilizia comunale domanda di accesso generalizzato chiedendo di poter ricevere l’elenco delle ditte, Enti pubblici e privati autorizzati dal Comune di Verona all’installazione delle stesse.
Ho chiesto inoltre di sapere se le installazioni sono state tutte autorizzate dalla Soprintendenza di Verona e se l’Amministrazione comunale ha autorizzato i lavori edili in sfregio alla fortificazione permettendo il passaggio dei fili in esterno ed in interno.

Ieri è  arrivata la seguente risposta dall’Ufficio Attività Edilizia SUAP – SUEP: “(…) si comunica che per gli impianti installati su Forte San Mattia non risultano presentati/rilasciati titoli abilitativi né procedimenti sanzionatori avviati.”

I nomi degli “installatori” non sono stati forniti, d’altronde la “privacy” sugli illeciti va tutelata. Avrei capito se la motivazione di diniego all’ostensione dei nominativi fosse stata correlata ad un procedimento penale “già” in corso.

Resta adesso da capire se l’Ufficio ha proceduto alla conseguente doverosa segnalazione in Procura.

Alberto Speciale

(particolari di alcuni scatti)

 

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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