Torna la musica all’Hotel Corte Ongaro

 
 

All’Hotel Corte Ongaro si riparte, pieni di energia ed entusiasmo con un ricco calendario di appuntamenti dedicati alla musica. Apre queste serate, nella magica atmosfera del Roof Garden, Cabeki, progetto solista di Andrea Faccioli che ha presentato in esclusiva il suo nuovo album “Da qui i grattacieli erano meravigliosi”.

L’Hotel è in Borgo Roma, a pochi minuti dal centro e vicino alla Fiera, e Alberto Avrese, proprietario della struttura ci spiega com’è nata l’idea di questo spazio: «Nel 2012 quando abbiamo ampliato la struttura abbiamo deciso di farlo secondo un’impronta orientata alla green hospitality ed è l’unica a Verona progettata e costruita in legno e pensata in questo modo, con un giardino sul tetto con una quercia da sughero».

«In questo momento storico particolare abbiamo deciso di ripartire riprendendo subito con la proposta artistica – spiega Alberto Avrese – con serate di musica, danza, teatro, poesia, astronomia. La nostra proposta si differenzia da altre perché la musica non è un corollario della serata ma diventa protagonista, per questo abbiamo deciso di mettere le sedie a platea e fermare il bar durante il concerto».

Ad aprire la stagione è Cabeki, che presenta in esclusiva il suo quarto disco “Da qui i grattacieli erano meravigliosi”, album strumentale, sognante e visionario interamente suonato dal polistrumentista, con chitarra acustica campionata live, echo a nastro, synth Animoog e drum machine a pedale.

Quando scende la sera, il pubblico prende posto e inizia la magia: la musica riempie lo spazio scacciando in un attimo tutte le incertezze e le difficoltà di questo momento e trasporta gli ascoltatori in un universo lontano fatto di suoni che parlano all’anima. Il potere della musica è anche questo.

 

 
 
Classe '93, idealista per scelta, decido di laurearmi in Lettere e di seguito in Editoria e giornalismo all’Università di Verona. Adoro leggere e collezionare libri antichi che cerco in modo quasi maniacale nei mercatini di tutta Italia. La curiosità mi trascina sempre alla ricerca di storie da raccontare e al giornalismo affianco la passione per la fotografia convinta che le immagini possano descrivere con immediatezza la nostra realtà. Pratico judo da tanti anni nella speranza di diventare, se non invicibile, almeno più saggia.

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