Tocatì permanente al parco delle Colombare

 
 

Un Tocatì permanente, 365 giorni all’anno, con uno spazio dedicato dove studenti, adulti e turisti possono conoscere e sperimentare il mondo dei giochi antichi. E’ questa l’idea che l’Associazione Giochi Antichi è ad un passo dal concretizzare, per realizzare il primo parco italiano ad hoc. Il Tocatì pensa al futuro, per un festival che così diventa parte integrante della città.

Gli elementi necessari ci sono già tutti. Anzitutto il luogo, quel parco delle Colombare che già da molti anni ospita la ‘casa’ dell’Associazione Giochi Antichi, la casetta di legno sul lato sinistro del viale d’ingresso ristrutturata qualche anno fa. Quindi il progetto preliminare, redatto da professionisti incaricati da AGA che descrive nel dettaglio l’intervento previsto sia per ampliare la sede dell’associazione sia per trasformare la valle circostante in pedane e piastre strutturate per i giochi che saranno proposti. Ultimo, ma non meno importante, il finanziamento dell’intervento, che sarà realizzato con il contributo del MIBAC di 600 mila euro e che risponde al costo complessivo dell’opera definito in fase di redazione dello studio di fattibilità.

Sarà il Comune, in quanto proprietario degli immobili in concessione ad AGA e dell’area circostante ad eseguire i lavori. La giunta ha approvato lo studio di fattibilità del progetto, ufficializzando il via alle procedure amministrative e al cronoprogramma dei lavori, il cui inizio è previsto per marzo 2021 e il termine dopo circa sei mesi, entro settembre.

Il progetto. Prevede l’ampliamento dell’edificio esistente, con locali funzionali all’attività dell’Associazione Giochi Antichi ma soprattutto con la creazione di un’ampia aula per la didattica dedicata alle scuole e, in generale, alla parte teorica dei giochi. Alla pratica saranno riservati gli spazi esterni, per un gioco tutto all’aperto tra la natura del colle in cui si trova il parco delle Colombare. Le piastre per l’attività ludica saranno create nei terrazzamenti su cui degrada il terreno, delimitati da muretti a secco originali, per un intervento attento all’ambiente e in sintonia con gli elementi naturalistici del contesto.

Pensato in tempi precedenti al Covid, il gioco all’aperto alla base dell’idea di AGA diventa oggi un valore aggiunto significativo.

 
 

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