Terzo Settore e P.A.: al via il primo Bando assegnazione beni confiscati alla criminalità organizzata

 
 

Il 26 maggio il Consiglio Direttivo dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) ha approvato i criteri per la redazione del primo bando sperimentale per l’assegnazione diretta di beni immobili definitivamente confiscati ai soggetti del Terzo settore.

La Legge n. 575/65 prevede che i beni immobili confiscati alla criminalità organizzata siano trasferiti per finalità istituzionali o sociali, in via prioritaria, al patrimonio del Comune ove l’immobile è sito, ovvero al patrimonio della provincia o della regione. Questi enti possono amministrare direttamente il bene o assegnarlo in concessione a titolo gratuito a comunità, ad enti, ad associazioni maggiormente rappresentative degli enti locali, ad organizzazioni di volontariato, a cooperative sociali o a comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti.

Il Bando dell’ANBSC  consentirà di dare, per la prima volta, concreta applicazione alla disposizione introdotta a fine 2017 nel Codice Antimafia esaltando la funzione proattiva del mondo dell’associazionismo che potrà promuovere direttamente progettualità finalizzate alla ri-funzionalizzazione dell’ingente patrimonio immobiliare confiscato.

A tal fine, i criteri individuano cinque macro ambiti tematici che vanno dall’area sociale a quella della salute e prevenzione, dal settore occupazione e ricerca alla cultura e ai temi afferenti alla sicurezza e legalità.

Le progettualità saranno valutate in rapporto al merito tecnico e alla loro sostenibilità economica finanziaria; inoltre, in virtù dell’innegabile ruolo degli Enti locali nella lettura e nella promozione delle istanze sociali del proprio territorio verrà riconosciuta una premialità alle proposte accompagnate da una dichiarazione d’intenti dell’Amministrazione pubblica di riferimento nella quale si attesti la condivisione del progetto di riuso, anche nell’ottica della disponibilità ad acquisire la proprietà del bene.

La compatibilità contenutistica delle proposte, rispetto alle finalità del Bando, sarà
misurata con stretto riferimento alla loro attinenza alle aree sociali opportunamente declinate nel progetto presentato. Assume pertanto rilievo l’idoneità del progetto a generare, in termini di out-put e di out-come, valore aggiunto per la comunità di riferimento, anche in via prospettica e potenziale.

Al fine di incentivare le domande dei soggetti del Terzo settore e per assicurare un supporto nella fase di avvio delle progettualità, l’Agenzia riconoscerà alle proposte di assegnazione diretta che risulteranno maggiormente meritevoli un contributo finanziario, fino ad un importo massimo di 50 mila euro, a valere sulle risorse appositamente stanziate dall’ultima legge di Bilancio.

Per quanto riguarda i dati riepilogativi relativi ai beni immobili confiscati relativamente alla Regione Veneto, aggiornati al 31 maggio 2020, sono 126 quelli già destinati mentre sono 278 quelli in gestione. Gli immobili in gestione possono essere assegnati provvisoriamente, fino alla confisca definitiva, agli Enti di cui all’art. 48 del Codice Antimafia. I soggetti interessati potranno produrre istanza all’ANBSC indicando il codice del bene: l’immobile verrà assegnato al completamento dell’istruttoria finalizzata ad accertare che il bene sia disponibile e sia stata esperita infruttuosamente la procedura di valorizzazione economica.

Risultano essere circa un centinaio i beni confiscati nel Comune di Verona mentre l’ultima Manifestazione di interesse bandita per l’affidamento in concessione di un immobile confiscato alla criminalità organizzata a favore di soggetti del privato sociale in possesso dei requisiti risale a fine del 2019 e riguardava l’immobile sito in Piazza dei Caduti, 26. Risultano invece 6 gli immobili destinati nel Comune di Verona:

  • VIA SPAZIANI 4, due immobili destinati al Comune per scopi sociali;
  • VIA DORA BALTEA 91, due immobili destinati alla Polizia di Stato per fini istituzionali;
  • PIAZZA RENATO SIMONI 34, immobile destinato al Comune per scopi sociali;
  • PIAZZA CADUTI 26, immobile destinato al Comune per scopi sociali.

Alberto Speciale

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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