“Terza torre Massimiliana”, spostamento del serbatoio con variante urbanistica?

 
 

Sono stati depositati in forma telematica per dieci giorni consecutivi gli atti relativi allo “spostamento del serbatoio denominato ‘Terza torre Massimiliana’ variante allo strumento urbanistico del comune di Verona”.


E’ stato pubblicato il 20 maggio sull’albo pretorio del comune di Verona l’Avviso di deposito, dell’ATO Consiglio di bacino veronese, degli atti relativi allo “spostamento del serbatoio denominato ‘Terza torre Massimiliana’ variante allo strumento urbanistico del comune di Verona”.

Presente in allegato anche la relazione illustrativa riportante le motivazioni della richiesta di variante parziale al vigente Piano di Assetto del Territorio (PAT) del Comune di Verona formulata dalla Società Acque Veronesi S.C. a R.L. finalizzata alla realizzazione delle opere di cui al progetto denominato: “Spostamento del serbatoio denominato Terza Torre Massimiliana“

L’intervento riguarda la costruzione del nuovo serbatoio, comprensiva sia del comparto delle opere elettromeccaniche dedicate al rilancio dell’acqua da tale serbatoio al serbatoio di Monte Croson, che va ad eliminare l’utilizzo improprio del monumento storico Terza Torre Massimiliana concesso in uso dal Demanio Pubblico Soprintendenza delle Belle Arti del 30/08/2017 con scadenza al 31/08/2022.

La necessità di un nuovo serbatoio è dettata, si legge nella Relazione, da un duplice aspetto: il manufatto esistente è realizzato all’interno del monumento Torre Massimiliana con uso improprio, si presenta ad oggi in uno stato di conservazione precario a causa dei numerosi degradi manifestatisi nel tempo ed ha un volume utile di circa 300mc non è poi più sufficiente a garantire l’approvvigionamento idrico nei periodi di maggior richiesta d’acqua. Il nuovo serbatoio pertanto verrà realizzato in prossimità di quello esistente completamente interrato ed avrà un volume di invaso triplo rispetto l’esistente

     Le motivazioni della richiesta di Variante Parziale al vigente PAT riguardano il fatto che allo stato attuale le aree del serbatoio esistente e di progetto ricadono, nel vigente Piano degli Interventi, all’interno della Zona Forti Ottocenteschi (disciplinata dall’art. 91 delle Norme Operative d’Intervento).  In virtù del comma 4°, lettera h) dell’art. 50 della Legge Regionale 61 del 1985, la richiesta di variante parziale prevedrebbe l’individuazione di detto terreno (avente superficie inferiore ai 10.000 mq, di cui al D.M. LL.PP. 2 aprile 1968, n. 1444 come modificato dall’articolo 25) quale “Area ed attrezzature pubbliche” (disciplinata dall’art. 124 c.3 cod. 63 (serbatoio) e 68 (cabina elettrica delle Norme Operative d’Intervento).

Dal punto di vista catastale le aree oggetto della richiesta di variante sono individuate nel Comune di Verona (VR) foglio n. 85 particella A e 277 per la cabina AGSM in spostamento.

Le torri Massimiliane, originariamente chiamate Türme San Giuliano n. XXX, XXXI, XXXII, XXXIII, sono quattro fortificazioni poste sulle colline a nord di Verona, parte del complesso sistema difensivo cittadino e più in particolare del settore dei forti collinari e dei forti avanzati di pianura, messo in opera tra 1837 e 1843. 

Le torri sono quasi integralmente conservate. La torre n. 1 (XXX), abbandonata da alcuni anni, è in condizioni di degrado. La torre n. 3 (XXXII), senza evidenti alterazioni strutturali, è stata trasformata in serbatoio dell’acquedotto comunale; nella stessa torre, apparentemente abbandonata, si mostrano evidenti segni di degrado. La torre n. 4 (XXXI), in discrete condizioni, è compresa nelle pertinenze dell’Osservatorio Antincendio del Servizio Forestale di Stato. In tutti i casi la vegetazione ha invaso lo spazio prossimo alle torri, e si sta progressivamente diffondendo sulle opere stesse.
La torre n. 2 ( XXXIII), è in pessime condizioni: in uso al C.N.R. (Centro Nazionale per la Fisica dell’Atmosfera e della Meteorologia) è ricoperta da una selva di antenne, tralicci e altri impianti assolutamente incompatibili (ed abusivi, ndr) che andrebbero rimossi dalla torre per la conservazione e il rispetto di un’opera soggetta a vincolo di tutela ambientale e monumentale (fonte mapserver comune di Verona).

Chiunque abbia la necessità di consultare gli elaborati progettuali può scrivere a
[email protected], per concordare le modalità di consultazione.
Il progetto in oggetto e la variante stessa sono in corso d’approvazione da parte del
Consiglio di Bacino Veronese, ai sensi dell’art. 158 bis del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i..
Chiunque sia interessato può formulare osservazioni ed opposizioni, entro venti (20)
giorni dalla data di scadenza del periodo di deposito, scrivendo a Acque Veronesi Scarl,
Lungadige Galtarossa n. 8 – 37133 Verona – PEC: [email protected]

Alberto Speciale

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here