Terremoto in maggioranza. Verona Domani si scaglia contro Barini, Presidente AMT

 
 

“Non tollereremo mai più simili episodi di “bullismo politico”, che calpestano qualsiasi forma di rispetto istituzionale. È molto grave che un presidente, imponga o intimi ad un rappresentante delle Istituzioni cosa dire o cosa non dire, tramite una diffida. Sarebbe il caso che l’assessore alle partecipate e l’amministrazione glielo ricordassero, prendendo formalmente le distanze. Per altro nella conferenza stampa, a cui fa riferimento la diffida, tenutasi per la richiesta di una variante al tracciato del filobus in borgo Venezia, il CdA di AMT ed il suo Presidente erano stati più volte ringraziati per il lavoro svolto su questo tema.  

Il consigliere comunale e capogruppo di Verona Domani, Marco Zandomeneghi, commenta l’episodio che ha visto, in occasione dell’ultima seduta del Consiglio comunale di ieri, la fuoriuscita dall’aula dei componenti del gruppo di centrodestra fondato da Stefano Casali e Matteo Gasparato. Un gesto simbolico, ma allo stesso tempo un messaggio forte e preciso. Alla base del dissenso una lettera a firma del Presidente di Amt Francesco Barini indirizzata proprio a Zandomeneghi.

Barini nella sua missiva intima impropriamente di non fare “esternazioni” ai media su una riunione di AMT, riunione cui sono stato ufficialmente invitato a partecipare proprio nel mio ruolo di consigliere comunale – continua Zandomeneghi – Un’episodio grave. Un amministratore non può, in nessun caso, imporre e decidere cosa debba fare o dire un consigliere nell’esercizio delle sue funzioni pubbliche, tanto più che nella riunione in oggetto non venivano affrontati temi di carattere di riservatezza o dati sensibili, ma argomenti che riguardano i nostri concittadini. Per questi motivi il nostro gruppo ha deciso di lasciare i lavori del Consiglio, auspicando una presa di posizione dell’amministrazione e augurandoci che non vi siano mai più comportamenti di questo tipo da parte dei presidenti degli enti partecipati del Comune di Verona nei confronti di consiglieri comunali che rappresentano, al di là dei colori politici, i cittadini che li hanno eletti”.

Basta minacce, soprusi e clima di sospetto, pretendiamo rispetto e dignità politica – ha sottolineato Paolo Rossi, vicepresidente del Consiglio Comunale e presidente di Verona Domani – Siamo stati ingiustamente accusati di aver remato contro l’elezione del neo presidente della Provincia Scalzotto, quando in realtà siamo invece stati proprio gli artefici della sua vittoria. Lo dimostrano la condivisione e la piena convergenza sul suo nome fin da subito e i numerosi incontri pubblici organizzati dal nostro movimento sull’intero territorio provinciale e la vicinanza politica e la stima reciproca che ci lega a numerosi esponenti della Lega. È del tutto evidente che siamo stati usati come capri espiatori per nascondere le grosse divisioni e le spaccature sempre più evidenti che interessano alcune forze politiche presenti in Consiglio Comunale. L’atteggiamento del presidente di Amt rappresenta quindi l’ennesimo episodio di arroganza e mancanza di rispetto. Nessuna spaccatura, restiamo come sempre leali e corretti nei confronti di questa maggioranza e di questa amministrazione. Ma pretendiamo eguale correttezza e lealtà”. 

 
 

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