Tentato omicidio? Sì ma solo simulato. In carcere tre albanesi

 
 

Eseguita ieri un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Verona su richiesta di codesta Procura, nei confronti di 3 soggetti, ritenuti responsabili – a vario titolo – di detenzione e porto illegale di armi e munizioni, calunnia, e furto aggravato.

Destinatari del provvedimento sono stati tre soggetti di origine albanese, uno dei quali già detenuto dallo scorso 14 settembre 2022 poiché trovato in possesso di una pistola a seguito di una perquisizione operata a suo carico.

La misura restrittiva scaturisce da una complessa indagine, sviluppata sin dall’aprile del 2022 dai militari sopra citati, coordinati dalla Procura della Repubblica di Verona, ed avviata a seguito del tentativo di omicidio denunciato da uno degli arrestati. I successivi esiti dell’inchiesta hanno permesso di comprovare come il tentativo di omicidio fosse in realtà stato simulato con lo scopo d’incolpare altri soggetti con cui, in passato, la falsa vittima aveva avuto dissidi di natura privata.

E’ stato inoltre dettagliatamente ricostruito come i tre avessero la disponibilità di armi da fuoco e munizioni, detenute illegalmente nelle abitazioni ma portate anche in luoghi pubblici.

Uno degli arrestati è accusato anche del furto di vari monili in oro e argento in un’abitazione di Verona, commesso lo scorso agosto insieme ad altri 2 connazionali, destinatari del medesimo provvedimento restrittivo ma tuttora da ricercare poiché irreperibili.

L’inchiesta è stata convenzionalmente denominata “DI NOTTE” per richiamare l’evento che ha dato origine alle indagini, ovvero la simulazione del tentativo di omicidio, il cui allarme è stato lanciato “in piena notte” e dal fatto che tutti gli arrestati prestano attività lavorativa quali addetti alla sicurezza in locali notturni del veronese.

 
 

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