Tenta di disperdere cocaina nel water: arrestato assieme ad altri pusher

 
 

La Guardia di finanza di Verona, nell’ambito di specifiche attività volte al contrasto del traffico illecito di sostanze stupefacenti, alle prime luci di oggi ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere traendo in arresto una persona residente in città, indagata per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Il provvedimento, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Verona su richiesta della locale Procura della Repubblica, è stato assunto nei confronti di M.E., un 38 enne incensurato di origini albanesi.

L’uomo è accusato di aver spacciato numerose dosi di cocaina nel capoluogo scaligero nei confronti di assuntori originari della città o di comuni limitrofi.

Contestualmente all’esecuzione del suddetto provvedimento restrittivo, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di finanza di Verona hanno effettuato quattro distinte perquisizioni domiciliari. In particolare, all’interno dell’abitazione dell’arrestato i Finanzieri hanno sequestrato 30 grammi di cocaina che il medesimo ha cercato, invano, di disperdere nel water, mentre in quelle di altre tre persone, con precedenti di polizia specifici, collegate a vario modo con il primo e indagate a piede libero per possesso di droga, invece, sono state rinvenute e sequestrate altre dosi di hashish, marjuana e cocaina.

Le indagini, svolte dalle Fiamme Gialle scaligere dal settembre del 2018 al giugno del 2019, hanno preso il via all’indomani dell’arresto in flagranza di un altro cittadino albanese residente a Verona, al quale erano stati sequestrati oltre 40 grammi di hashish.

L’analisi del traffico telefonico di quest’ultimo, infatti, aveva rilevato l’esistenza di numerosi contatti con il connazionale oggi arrestato, in virtù dei quali l’Autorità giudiziaria aveva disposto l’avvio di approfondite attività investigative.

Le intercettazioni telefoniche condotte sulle utenze dei predetti cittadini albanesi hanno consentito di raccogliere importanti elementi di riscontro sul conto di M.E., nonché di accertare come questi, parallelamente al suo lavoro di operaio edile, fosse dedito a un’intensa attività di spaccio nei confronti di vari clienti, che era solito incontrare dopo aver convenuto telefonicamente il luogo e le modalità, attraverso conversazioni criptiche e allusive. In numerose occasioni, infatti, gli appuntamenti erano concordati con la richiesta di «bere una birra» o «prendere un aperitivo» o, ancora, come accaduto la viglia di Natale, per scambiare «gli auguri».

Nel corso delle indagini complessivamente svolte i Finanzieri hanno sequestrato circa 150 grammi di sostanza stupefacente, tra cocaina, hashish e semi di canapa, nonché accertato l’illecito smercio di quasi due chilogrammi di analoghe sostanze stupefacenti e denunciato alla competente Autorità giudiziaria altre tre persone.

 
 

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