Tendostruttura sopra le Arche Scaligere : per la Soprintendenza di Verona è tutto regolare?

 
 

La Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Verona, è un organo periferico del Ministero per i beni e le attività culturali che svolge azioni di tutela, conservazione, restauro e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici. La competenza su tali beni si svolge nell’ambito territoriale delle province di Verona, Vicenza e Rovigo, estendendo la propria azione anche sui monumenti di interesse nazionale ubicati nelle province di Trento e Bolzano, esclusi per legge dalle competenze delle province autonome.

I compiti istituzionali della Soprintendenza sono volti al recupero e alla tutela dei beni archeologici, storico artistici, delle architetture e dei paesaggi delle nostre civiltà precorse, al fine di salvaguardare le caratteristiche e gli aspetti significativi da trasmettere come memoria e testimonianza alle società di oggi e di domani.

L’attività della Soprintendenza è condotta nell’ambito di una serie di norme che dettano i principi generali della tutela e le procedure connesse; la principale fonte normativa in materia è il decreto legislativo 42 del 22 gennaio 2004, conosciuto come codice dei beni culturali e del paesaggio.

Ricordo che la “Città di Verona” è tra i siti i siti che hanno ricevuto dall’Unesco il riconoscimento del loro valore universale e che conseguentemente sono stati inseriti nella lista del patrimonio mondiale. “Città di Verona” è stata iscritta perché, rappresenta una testimonianza universale ed eccezionale per le sue caratteristiche storico-artistiche, per il valore della sua storia, delle sue opere d’arte e per l’universalità ed unicità del suo prestigio.

Fa specie vedere la tendostruttura posizionata in bella mostra a sovrastare forse il più importante esempio dell’arte gotica a Verona: le Arche Scaligere. Sepolcro monumentale, maestoso e scenografico, che da oltre settecento anni accoglie le spoglie mortali degli antichi Signori di Verona. La sommità in PVC della tendostrusttura sovrasta addirittura la scultura in pietra (non originale) del condottiero Cangrande (1291-1329) che di lui scrisse versi Dante Alighieri (celebri le terzine che gli dedicò nel “Paradiso” ), suo ospite durante gli anni dell’esilio da Firenze, tra il 1312 e il 1318.

Per la Soprintendenza di Verona anche in questo caso, (come la ex tendostruttura sulle torricelle), è tutto regolare? 

Alberto Speciale

(fotografie da me scattate questa mattina ore 8.00)

 

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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