Teatro Ristori, Zefiro Orchestra, tutta la vivacità del repertorio musicale della Venezia del ‘700

 
 

L’Ouverture n. 6 in sol minore di Francesco Maria Veracini; il Concerto in re maggiore di Georg Pisendel; la sinfonia dall’Opera Ascanio in sol minore di Antonio Lotti. E ancora, il concerto in fa maggiore di Vivaldi, il Concerto in mi minore di Johann David Heinichen e l’Ouverture-Suite in fa maggiore di Jan Dismas Zelenka. È un programma intenso e vivace quello del concerto “Grand Tour a Venezia” che la Zefiro Orchestra, diretta da uno dei suoi fondatori, il maestro Alfredo Bernardini, farà vivere al pubblico del Teatro Ristori di Verona, venerdì 24 febbraio alle ore 20, per il nuovo appuntamento del Ristori Baroque Festival.

Punto di riferimento internazionale per il repertorio di musica da camera del ’700 e ’800 con strumenti d’epoca, l’ensemble Zefirotorna al Ristori di Verona per far riscoprire quel repertorio musicale settecentesco che animò la Venezia del Settecento, come luogo di grande fermento culturale e di scambio musicale tra musicisti italiani e tedeschi. In particolare, tra compositori veneziani che componevano in stile francese – pensiamo a Lotti, le “danze francesi”, a Vivaldi e Veracini – e musicisti tedeschi, come Pisendel, Heinichen e Zelenka, che scrivevano concerti in veneziano. 

Erano quei compositori che ebbero la fortuna di vivere a Venezia nell’anno in cui – era il 1716 – il giovane principe diciottenne Federico Augusto II di Sassonia iniziò il suo Grand Tour che lo portò, appunto, nella città lagunare, accompagnato da grandi musicisti come il violinista Johann Georg Pisendel, l’oboista Johann Christian Richter e il compositore Jan Dismas Zelenka.Attirati dalla vitalità dei teatri d’opera veneziani, dal tripudio grandioso del carnevale e delle sale da gioco, dai balli, dai banchetti nei palazzi signorili e dalle accademie musicali, ma –soprattutto – dalla notorietà dei musicisti veneziani come Antonio Lotti, Albinoni e il giovane Vivaldi, che già era conosciuto in tutta Europa. A Venezia, lo scambio era ricchissimo, tra un clima di amicizia e di competizione musicale. Una commistione che proseguì anche in Germania, quando nel fare ritorno a Dresda, Augusto porta poi con sé, oltre a Lotti e Veracini, anche Heinichenche aveva incontrato a Venezia e che divenne il suo maestro di cappella.

I MUSICISTI – Premiato nel 2015 con il premio Franco Abbiati della critica musicale come miglior orchestra da Camera Italiana per la musica dal vivo, l’ensemble Zefiro si esibirà a Verona con Alfredo Bernardini alla direzione e oboe, insieme a Paolo Grazzi(oboe); Alberto Grazzi (fagotto); Elisa Citterio, Claudia Combse Ayako Matsunaga (primi violini); Rossella Croce, Isotta Grazzi e Matilde Tosetti (secondi violini); Teresa Ceccato(viole); Catherine Jones, (violoncelli); Paolo Zuccheri (violone); Anna Fontana (clavicembalo) e Giovanni Bellini (tiorba).

L’ENSEMBLE ZEFIRO – Aperti alla collaborazione dei migliori strumentisti in campo europeo e considerati tra i più validi esecutori nell’ambito della musica antica, nonchè apprezzati solisti di famose orchestre, gli oboisti Alfredo Bernardini e Paolo Grazzi e il fratello fagottista Alberto Grazzi, hanno fondato l’ensemble ZEFIRO nel 1989, accumunati dall’amore per la musica antica, dagli studi in Italia e specializzazione all’estero, dalla conoscenza e perizia nella costruzione di copie di oboi antichi, nonché l’esperienza nelle più importanti orchestre barocche d’Europa. Oggi, la loro docenza nei Conservatori di Musica di Amsterdam, Barcellona, Mantova, Verona e Milanoaffianca l’attività concertistica con la Zefiro Orchestra che si avvale di un organico variabile – che si presenta di volta in volta sotto forma di ensemble di fiati, orchestra barocca o gruppo da camera – specializzato in quel repertorio del Settecento in cui i fiati hanno un ruolo di primo piano.

IL CARTELLONE del RBF 2023 – Il 3 marzo alle ore 20 al Teatro Ristori, un altro grande progetto innovativo con GypsyBaroque con il Suonar Parlante Orchestra; sabato 4 marzoIsrael Barrocade diretto da Andres Mustonen; domenica 5 marzola musica barocca incontrerà un pubblico più giovane con lo spettacolo Capitan Scirocco e i tesori del Barocco; sabato 11 marzo, nello Spazio San Pietro in Monastero alle ore 20, il giovane violoncellista Ettore Pagano, chiuderà la prima edizione del Ristori Baroque Festival con le Suite per Violoncello Solo di Bach.

Il Festival è reso possibile grazie al contributo collettivo e alle partnership con alcune realtà di spicco della città: Famiglie Storiche, CMV – Children’s Museum di Verona, Italy Sotheby’s International Realty, il Circolo del Cinema di Verona e la libreria Feltrinelli.

ALFREDO BERNARDINI – BIO

Nato a Roma nel 1961 si trasferisce in Olanda nel 1981 per specializzarsi in oboe barocco e musica antica al Conservatorio Reale dell’Aja con Bruce Haynes e Ku Ebbinge, conseguendo nel 1987 il diploma di solista. Da allora suona regolarmente con i più prestigiosi complessi tra i quali: Hesperion XXI, Le Concert desNations, The Academy of Ancient Music, La Petite Bande, DasFreiburger Barockorchester, The English Concert, The Amsterdam Baroque Orchestra, il Bach Collegium Japan, Balthasar Neumann Ensemble. Nel 1989 fonda il complesso di fiati Zefiro assieme ai fratelli Paolo ed Alberto Grazzi. L’attività concertistica lo ha portato in tutti i paesi d’Europa, negli Stati Uniti d’America, in Canada, in America Latina, in Cina, Corea, Giappone e Israele. Ha partecipato a più di cinquanta registrazioni discografiche, alcune delle quali ricompensate con importanti premi internazionali, come ad esempio il Cannes Classical Award 1995 per i concerti per oboe di Vivaldi. Oltre a guidare Zefiro in formazione orchestrale, ha diretto diverse orchestre barocche in Italia, Spagna, Portogallo, Germania, Olanda, Australia e la European Union BaroqueOrchestra in tour in Cina, Spagna e Germania. Svolge inoltre attività di ricerca sulla storia degli strumenti a fiato – molti suoi articoli sono stati pubblicati da importanti riviste internazionali – e costruisce copie di oboi antichi. Da molti anni insegna in diversi corsi estivi, tra cui Urbino, Venezia, Barbaste, Innsbruck. Dal 1992 al 2015 è stato docente di oboe barocco presso il Conservatorio Sweelinck di Amsterdam e dal 2002 al 2008 ha insegnato alla EscolaSuperior de Musica de Cataluña di Barcellona. Attualmente è docente presso l’Università del Mozarteum di Salisburgo.

ENSEMBLE ZEFIRO – BIO

Nel 1989 a Mantova, gli oboisti Alfredo Bernardini e Paolo Grazzi ed il fagottista Alberto Grazzi fondano Zefiro, un complesso con organico variabile specializzato in quel repertorio del Settecento in cui i fiati hanno un ruolo di primo piano. In questi anni Zefiro è diventato un punto di riferimento, in ambito internazionale, per il repertorio di musica da camera del ‘700 e ‘800 con strumenti d’epoca. 

I suoi fondatori, insegnanti presso i Conservatori di Musica di Amsterdam, Salisburgo, Barcellona, Mantova, Verona, Milano, sono considerati tra i più validi esecutori nell’ambito della musica antica e apprezzati solisti di famose orchestre; si avvalgono della collaborazione dei migliori strumentisti in campo europeo. 

Zefiro è presente nei principali festival europei di musica (Amsterdam, Aranjuez, Barcellona, Bonn, Ginevra, Graz, Helsinki, Innsbruck, Liegi, Lione, Londra, Malmö, Manchester, Milano, Monaco di Baviera, Palma di Mallorca, Parigi, Potsdam, Praga, Ravenna, Regensburg, Salisburgo, Stoccarda, Utrecht, Vienna, ecc.) e con tournée in Israele, in Egitto, in Sud America, in Giappone, in Canada, in Corea, negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda, riscuotendo ovunque un grande successo di pubblico e di critica. 

Zefiro è stato scelto dalla televisione belga per un documentario su Vivaldi ed ha al suo attivo la registrazione di numerosi CD, tra cui le sei sonate di J. D. Zelenka, la musica per insieme di fiati ed i divertimenti per fiati e archi di W.A.Mozart, la musica per fiati di L. v. Beethoven, la Water Music di Handel e Wassermusik di Telemann, gli arrangiamenti per 13 strumenti a fiato di arie da Opere di Mozart e la pubblicazione dei “Concerti per vari strumenti” e “Concerti per Oboe” di A. Vivaldi (Opus 111/Naïve). Inoltre, i CD realizzati con la Sony Music/DHM: i concerti per oboe, per fagotto e il Concertone di Mozart, i concerti dei fratelli Joan & Josep Pla e due CD di Handel: “The Musick for the Royal Fireworks” e “Venus et Adonis” con sonate e cantate da camera insieme alla soprano Gemma Bertagnolli. 

Le registrazioni più recenti pubblicate con la rinnovata etichetta “Arcana” sono i concerti per fagotto di Vivaldi, le Ouvertures a doppio coro di Telemann, i Concerti veneziani per oboe, il CD “Harmonie & Turcherie” per fiati e percussioni, i Concerti Brandeburghesi e le Ouverture di Bach. Alcuni di questi CD hanno ricevuto diversi riconoscimenti e premi internazionali, tra cui il “Grand Prix du Disque”,  il “Premio Nazionale Classic Voice”, l’Editor’s Choice di Gramophone, le “Choc du Monde de la Musique de l’année 2007”, il “Diapason d’Or de l’année 2009”, il “Premio Franco Abbiati 2016”  e fanno di Zefiro un punto di riferimento per questo repertorio nel mondo intero.

L’attività di Zefiro si divide in tre organici: ensemble da camera, gruppo di fiati [“Harmonie”] ed orchestra barocca proponendo una grande varietà di programmi dall’ampio repertorio del Settecento: dai concerti a 5 e per strumenti solisti di Vivaldi alle opere teatrali e musica festiva di Handel, dalle ouverture e cantate di Bach alle Messe di Haydn, fino alla musica per fiati di Mozart, Beethoven e Rossini.

Biglietti on line e presso le biglietterie del Teatro Ristori e BoxOffice.

Per informazioni: [email protected]

 
 
Classe 1959. Sono iscritto all’ordine dei giornalisti dal 1983. Sono stato il responsabile dell’ufficio stampa di Amia per oltre trent’anni. Appassionato di storia e cultura veronese ho fondato la rivista Civiltà veronese e una casa editrice che ha pubblicato importati volumi, tra cui alcuni racconti inediti di Emilio Salgari e “Le invenzioni del cerusico coltelli di Berto Barbarani”. Appassionato di storia religiosa ho pubblicato oltre mille schede biografiche di santi, beati, venerabili e servi di Dio. Dopo aver fatto il parlamentare, il sindaco e il consigliere comunale, da pensionato voglio torno ad occuparmi di quanto mi appassiona.

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