Due pomeriggi di teatro dedicati alle famiglie, ai bambini e alla comunità per parlare di legalità, memoria e responsabilità civile attraverso il linguaggio semplice e immediato delle storie.
Le parrocchie di Santa Maria Immacolata e della Beata Vergine Maria accoglieranno nei propri spazi lo spettacolo “La maestra e la tartaruga: storie di mafia”, scritto e diretto da Anna Rapisarda, con un contributo di Gianpaolo Trevisi e interpretato da Anna Rapisarda e Mario Cuccaro. L’iniziativa realizzata con il contributo dalla Terza Circoscrizione e con il coordinamento dell’Assessorato alla Legalità del Comune di Verona, si inserisce in un percorso di educazione alla legalità che valorizza il ruolo formativo delle parrocchie come luoghi di incontro, crescita e partecipazione.
Il primo appuntamento si terrà domenica 12 ottobre alle ore 16.30 nella Parrocchia di Santa Maria Immacolata di via San Marco, mentre il secondo è previsto domenica 9 novembre alle ore 17.00 nella sala attigua alla Parrocchia della Beata Vergine Maria di Borgo Nuovo. Entrambi gli eventi sono a ingresso gratuito e rivolti in particolare alle famiglie e ai bambini a partire dagli otto anni di età, con l’obiettivo di offrire un’esperienza culturale che unisca il divertimento all’apprendimento, il linguaggio teatrale al dialogo educativo.
Lo spettacolo, che ha ricevuto il patrocinio del Ministero dell’Interno, di Avviso Pubblico e dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato, è un racconto teatrale che affronta con sensibilità e intensità il tema della mafia e dell’impegno civile. Al centro della scena c’è Emanuela Loi, prima agente donna della Polizia di Stato caduta in servizio nella strage di via D’Amelio. Nel testo, la giovane poliziotta ritorna simbolicamente a parlare ai bambini, scegliendo di farlo con la leggerezza e la forza delle storie. Attraverso brevi racconti, Emanuela accompagna i piccoli spettatori a scoprire che la legalità non è un concetto astratto, ma un modo di vivere fondato sul rispetto, sulla giustizia e sul coraggio quotidiano.
L’Assessora alla Legalità del Comune di Verona, Stefania Zivelonghi, sottolinea come iniziative di questo tipo “uniscono due elementi fondamentali: la forza educativa del teatro e la centralità dei bambini e delle famiglie. Parlare di giustizia e di impegno civile attraverso il linguaggio teatrale significa seminare nei più giovani la consapevolezza che la legalità è un comportamento quotidiano, un modo di stare nel mondo. Le parrocchie, con la loro capacità di aggregare e formare, svolgono in questo senso un ruolo insostituibile”.
Anche Riccardo Olivieri, presidente della Terza Circoscrizione, evidenzia il valore sociale e comunitario di questi appuntamenti: “La Terza Circoscrizione accompagna con convinzione le iniziative che parlano alle famiglie e che favoriscono la crescita civile del territorio. Le parrocchie di Santa Maria Immacolata e della Beata Vergine Maria sono luoghi vivi e accoglienti, dove bambini, genitori e nonni possono incontrarsi, ascoltare, riflettere insieme. Questa è un’occasione preziosa per trasformare l’educazione alla legalità in un’esperienza viva e condivisa, partendo dalla prima infanzia.”
Lo spettacolo “La maestra e la tartaruga”, con le foto di scena di Antonio Massariolo e la produzione della Nuova Compagnia Teatrale (associata ad Assitej Italia, l’associazione nazionale del teatro per l’infanzia e la gioventù), propone un dialogo aperto e partecipato tra attori e pubblico.
Un teatro che diventa strumento educativo, occasione di confronto e testimonianza concreta di come, attraverso la cultura, sia possibile coltivare fin da piccoli il senso della giustizia e del bene comune.
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