Tassi dei mutui ai minimi storici: cosa sapere prima di aprirne uno?

 
 

Stando alle ultime rilevazioni di settore, il mercato dei mutui sta attraversando un momento di importante crescita. I dati riportano infatti un incremento delle richieste di prestiti per la casa in Italia pari al +7,6%, dovuto in gran parte al crollo dei tassi di interesse, giunti ai loro minimi storici in questi ultimi anni. Al momento questi tassi oscillano tra il 2% e il 2,2%, situazione non destinata a durare ancora per molto tempo. Per questo motivo gli interessati all’apertura di un mutuo bisognerebbero approfittarne, ma cosa bisogna considerare prima di richiederne uno?

 

La tipologia di tasso

Uno degli elementi che avrà più peso in futuro, e che andrà dunque valutato bene prima di aprire un mutuo, è la tipologia di tasso. Diventa infatti fondamentale scegliere il tipo di tasso che presenta le caratteristiche migliori per la nostra situazione economica e le nostre esigenze. Gli esperti in questo momento suggeriscono di optare per il tasso fisso, e non è infatti un caso se questa è l’opzione preferita dalla maggioranza dei richiedenti italiani (90% del totale). Tale preferenza è motivata dal fatto che, dati gli interessi attualmente molto bassi rispetto alla media, è decisamente improbabile che in futuro se ne potranno ottenere di così vantaggiosi.

 

L’entità della rata mensile

Un altro aspetto da considerare con la massima attenzione è l’entità della rata da corrispondere mensilmente alla banca, che può arrivare a pesare anche molto sul bilancio economico personale, presente o futuro che sia. A questo proposito, il consiglio è di non superare mai il 30-35% dello stipendio: sebbene questa non sia una condizione obbligatoria, si tratta di un riferimento utile per evitare che la rata diventi insostenibile al variare delle proprie condizioni finanziarie. Per riuscire ad avere una prospettiva concreta in questo senso, calcola la rata del mutuo con il simulatore di Facile.it, in modo tale da aver chiara la cifra che più si adatta alle tue esigenze.

 

La durata del mutuo e il piano di ammortamento

Anche la durata del mutuo non è un fattore da sottovalutare. Conviene infatti scegliere un’opzione che sia proporzionale alla cifra richiesta, diluendola in un periodo di tempo che può andare da  un minimo di 5 a un massimo di 30 anni (ma alcuni istituti di credito concedono anche durate maggiori).

Per avere un’idea precisa su quale sarà l’ammontare della rata mensile anche a lungo termine, è consigliabile richiedere il piano di ammortamento. A questo proposito, è bene sapere che vi è la possibilità di scelta fra opzioni diverse; una delle più gettonate in Italia è l’ammortamento “alla francese”, secondo il quale la quota capitale delle rate aumenta nel tempo, mentre diminuisce la quota degli interessi.

 
 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here