Sventato suicidio grazie alla collaborazione internazionale di polizia

 
 

Nella nottata appena trascorsa uno studente cinese residente nel Regno Unito, dal tono di una conversazione in chat con una connazionale, studentessa presso l’Accademia di Belle Arti di Verona, sospettava che la stessa potesse porre in essere un atto di autolesionismo.

Immediatamente il ragazzo, preoccupato dalle parole sul social network per l’incolumità della ragazza, cercava di contattare la Polizia della città di Verona, mandando erroneamente una mail alla Polizia del “Verona Police Department”, nel New Jersey.

La Polizia dell’omonima cittadina statunitense, avvedutasi dell’errore, allertava il collaterale organo Interpol di Washington, il quale inviava un messaggio urgentissimo alla Sala Operativa Internazionale della Direzione Centrale della Polizia Criminale.

Di conseguenza la SOI attivava la Questura della città scaligera, che immediatamente inviava personale delle Volanti presso l’indirizzo segnalato. Giunti tempestivamente sul posto riuscivano ad individuare l’ appartamento abitato dalla ragazza cinese, e dopo aver insistentemente bussato al campanello, venivano aperti dalla giovane donna. Quest’ultima appariva intorpidita, poco lucida e con le vene dei polsi parzialmente recise. Sul tavolo veniva rinvenuto un flacone di diazepam, psicofarmaco con proprietà ansiolitiche e sedative. La giovane accettava di farsi accompagnare da personale del 118 al Pronto Soccorso per i relativi accertamenti e le eventuali cure.

Il rapidissimo passaggio di informazioni a livello internazionale e l’immediata sinergia con la Questura di Verona hanno salvato la vita della giovane studentessa.

 
 

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