Su Rai 3 il nuovo Nabucco dall’Arena per la Festa della Musica

 
 

Si è tenuta oggi al Ministero della Cultura la presentazione stampa dello spettacolo “LA GRANDE OPERA ITALIANA PATRIMONIO DELL’UMANITA’ – NABUCCO” che andrà in onda dall’Arena di Verona sabato 21 giugnoprima serata Rai 3 in occasione della Giornata Mondiale della Musica.

La trasmissione dell’evento è realizzata da Rai Cultura in collaborazione con il Ministero della cultura e Fondazione Arena di Verona e vede la partecipazione di Cristiana Capotondi e Alessandro Preziosi.

“Festeggiare la Giornata Mondiale della Musica con l’Opera italiana è una scelta dal forte valore simbolico – ha dichiarato il Sottosegretario di Stato alla cultura, Gianmarco Mazzi – questo straordinario patrimonio parla al mondo con la lingua italiana e diventa l’ambasciatore più appassionato della nostra identità. Il Nabucco decretò il successo di Giuseppe Verdi. L’Opera sarà sempre attuale perché ancora oggi esprime i sentimenti più profondi dell’umanità”.

“L’inaugurazione del Festival dell’Arena di Verona è uno degli appuntamenti musicali più importanti dell’anno e quest’anno abbiamo scelto il 21 giugno, giorno della Festa della Musica, per trasmettere, in prima serata su Rai3, lo straordinario Nabucco di Giuseppe Verdi che propone la fondazione veronese” – dice Fabrizio Zappi, Direttore di Rai Cultura. “Se la produzione areniana è una vera e propria sfida produttiva, con oltre 400 artisti coinvolti, 3.000 costumi e stupefacenti effetti scenici, non meno sfidante è la ripresa tv di uno spettacolo del genere, che abbiamo realizzato avvalendoci di una telecamera sospesa sul pubblico, di un drone, di telecamere speciali su binario o fissate a bordo palco, oltre che di steadicam presenti proprio sul palcoscenico, in mezzo all’azione, per valorizzare al meglio questa messa in scena e lo straordinario spazio del più grande teatro all’aperto del mondo che la accoglie.”

“L’Arena di Verona è un unicum nel mondo per dimensioni, atmosfera, talenti e artigianalità: vedendo il frutto del lavoro di questa “cittadella dell’opera”, desideriamo che tutti gli italiani possano sentirsi orgogliosi di un grande patrimonio cultuale, simbolo per eccellenza dell’opera lirica – ha sottolineato  Cecilia Gasdia, Sovrintendente di Fondazione Arena di Verona – grazie al Ministero della Cultura e a Rai Cultura, questa messa in onda regalerà ad un pubblico trasversale, fatto di appassionati ma anche di giovani e famiglie, che vivono in Italia così come nel resto del mondo, una serata indimenticabile. Il nuovo allestimento di Nabucco, oltre a rendere omaggio alla musica di Giuseppe Verdi attraverso la nostra Orchestra e il nostro Coro, assieme ad importanti solisti, spicca per la ricchezza di dettagli, costumi e luci, di simboli, spunti di riflessione su temi sempre veri, oggi ancora più attuali. È fondamentale che si cerchino strade nuove per appassionare le persone, per avvicinare la cultura, per coinvolgere i giovani a prescindere dalla loro formazione. L’opera è da secoli, come il teatro, un fenomeno popolare, un momento di aggregazione, socializzazione e dibattito. Una tradizione che vogliamo sia sempre più viva e conosciuta”.

Un viaggio senza tempo dal conflitto alla riconciliazione, dalla superbia alla speranza, tra umanesimo e tecnologia, tra richiami alla pittura barocca e visioni futuristiche. È il nuovo Nabucco di Giuseppe Verdi firmato da StefanoPoda che inaugura il Festival dell’Arena di Verona 2025 e che Rai Cultura propone sabato 21 giugno alle 21.20 su Rai 3, in occasione della Giornata Mondiale della Musica, in collaborazione con il Ministero della Cultura e Fondazione Arena di Verona. La serata, con la regia Tv di Fabrizio Guttuso Alaimo, vede la partecipazione di Cristiana Capotondi e Alessandro Preziosi. Nabucco è interpretato da Amartuvshin Enkhbat, grande baritono verdiano di oggi, con Anna PirozziRoberto TagliaviniFrancesco MeliVasilisaBerzhanskaya. Alla guida di Orchestra e Coro di Fondazione Arena il Maestro Pinchas Steinberg.

La nuova produzione è firmata dal visionario Stefano Poda, che cura regia, scene, costumi, luci e coreografie in un progetto che è già stato definito “atomico” e che, nella sua ricchezza (oltre 3 mila costumi e 400 artisti in scena) e multimedialità, pone anche una grande sfida tecnica alle maestranze areniane e ai numerosi laboratori coinvolti, con inedite soluzioni per costumi ed effetti scenici. Grandi elementi simbolici e disegni di luci innovativi si combinano sulla scena, al servizio del dramma di Verdi che racconta un conflitto non solo fra popoli ma all’interno di ogni individuo, tra superbia, coscienza e speranza. Una idea di conflitto permanente che viene declinata in ogni momento della messa in scena, attraverso molteplici visioni belliche, da minacciose sciabolate post-moderne fino ad un missile atomico.

“Due polarità si attraggono e si respingono durante tutta l’azione scenica – spiega Stefano Poda – fino a un punto di massima repulsione e scissione, per poi arrivare alla sintesi del Finale in cui i due opposti si riconciliano. La metafora è quella dei legami fra le particelle atomiche: dalla loro unione si origina la materia, ma l’Uomo ha scoperto come separarle causando totale distruzione. Il progresso tecnologico rende tutto possibile e Nabucco non esita ad usare la sua superiorità materiale contro gli sconfitti, fino ad arrivare a conseguenze drammatiche: l’insegnamento di questo capolavoro è che la razionalità, per essere ben diretta, non può prescindere dalla spiritualità”.

A incombere sulla scena una grande clessidra, simbolo di ‘Vanitas’, pronta a rompersi e a liberare la vita dallo scorrere del tempo, dalla mortalità. E un’esplosione ‘atomica’ che, a 80 anni da Hiroshima e Nagasaki, è allo stesso tempo un monito e una riflessione sull’istinto autodistruttivo dell’uomo. Ma che ricorda anche quella esplosione generativa che diede vita all’Umanità, il Big Bang. Un connubio tra arti e discipline diverse, tra le quali la scherma, sorprendente protagonista delle coreografie firmate da Poda e alla quale si sono allenati più di 200 artisti.

Informazioni  

Ufficio Stampa Fondazione Arena di Verona  

Via Roma 7/D, 37121 Verona – [email protected]

tel. (+39) 045 805.1861-1905-1891-1939

Ufficio stampa nazionale e internazionale  

Skill&Music – [email protected]

Biglietteria  

Via Dietro Anfiteatro 6/B, 37121 Verona – [email protected]

Call center (+39) 045 800.51.51 – www.arena.it

Punti di prevendita TicketOne  

 
 
Mauro Bonato
Classe 1959. Sono iscritto all’ordine dei giornalisti dal 1983. Sono stato il responsabile dell’ufficio stampa di Amia per oltre trent’anni. Appassionato di storia e cultura veronese ho fondato la rivista Civiltà veronese e una casa editrice che ha pubblicato importati volumi, tra cui alcuni racconti inediti di Emilio Salgari e “Le invenzioni del cerusico coltelli di Berto Barbarani”. Appassionato di storia religiosa ho pubblicato oltre mille schede biografiche di santi, beati, venerabili e servi di Dio. Dopo aver fatto il parlamentare, il sindaco e il consigliere comunale, da pensionato voglio torno ad occuparmi di quanto mi appassiona.