Studentati in aumento, a Verona già 1400 posti letto

 
 

L’amministrazione Tommasi mira a fare di Verona una Città universitaria, infrastrutturata per accogliere studentesse e studenti universitari, agevolando la realizzazione degli studentati, collegandoli con i poli universitari tramite la mobilità dolce e quindi con le infrastrutture intermodali. Un esempio: la riqualificazione del viale della stazione di Porta Vescovo e delle altre aree di proprietà comunali contermini e la connessione di mobilità dolce con il Polo universitario di Santa Marta attraverso la riattivazione della Porta di Campofiore.

Sono una decina gli studentati in corso di realizzazione o di istruttoria o di presentazione a Verona, oltre ad uno già operativo in vicolo Oratorio, per un totale di 1.386 posti letto. Il Comune di Verona si sta impegnando a fondo per la popolazione universitaria e per il protagonismo giovanile sin dall’approvazione delle Linee di mandato di questa Amministrazione; anche nel Documento Preliminare del nuovo Piano di Assetto del Territorio, infatti, si delinea come Verona trovi nella cittadinanza universitaria il fulcro del suo sviluppo nei prossimi anni. La strategia che riguarda la Città universitaria mira a infrastrutturare Verona, collegando i poli universitari con gli studentati e con la città stessa, oltre che con il sistema ferroviario. Su questa linea rientra la riqualificazione delle aree comunali prossime alla Stazione di Porta Vescovo, con uno stanziamento di circa 2 milioni di Euro, e il ripristino del percorso che attraversa Via Torbido per raggiungere il polo universitario di Santa Marta, riattivando anche la Porta di Campofiore.

“La città, per essere accogliente, inclusiva e attrattiva, deve essere vivibile anche da parte della cittadinanza universitaria – afferma la vicesindaca Barbara Bissoli, intervenuta in rappresentanza dell’Amministrazione comunale alla visita di oggi organizzato da ESU nel cantiere dello studentato di Via Mazza – ecco perché il Comune di Verona si sta impegnando a fondo per le studentesse e per gli studenti universitari sin dall’approvazione delle Linee di mandato di questa Amministrazione. Abbiamo messo al centro delle nostre iniziative, a tutti i livelli, la residenzialità universitaria per la piena attuazione del diritto allo studio.

Nell’organizzazione dell’ufficio SUAP-SUEP, ad esempio, gli studentati hanno una corsia “preferenziale” in quanto nel Piano degli Interventi vengono qualificati come strutture di interesse generale, che non pagano contributo di costruzione laddove convenzionati con il Comune, con la conseguenza che i lavori possono procedere nella maniera più spedita possibile. Infatti, anche i lavori di ristrutturazione dell’edificio di proprietà di ESU di via Mazza sono partiti con rapidità, appena quattro mesi fa, e sono ad uno stato avanzato, come abbiamo potuto apprezzare nel corso del sopralluogo odierno. L’attenzione dell’Amministrazione inoltre non è focalizzata solo sull’aspetto edilizio dell’emergenza abitativa della popolazione universitaria, ma mira a infrastrutturare con razionalità la Città universitaria affinché sia connessa sotto il profilo della intermodalità, accogliente, inclusiva e attrattiva, come descritto nel Documento Preliminare del PAT. La nostra Amministrazione, inoltre, ha messo in campo con la struttura dedicata dell’Agenzia del Demanio la progettazione di una residenza universitaria per ulteriori circa 100 posti letto nel cosiddetto “lotto F” del campus universitario nell’ambito del programma di recupero delle ex Caserme di Santa Mara e Passalacqua” – conclude la Vicesindaca.