Stipendi dignitosi per i lavoratori dei Musei. Bertucco: “Promessa mantenuta”

 
 

Il Contratto Collettivo Nazionale di Federculture, specifico per i lavoratori del settore culturale, sarà applicato a tutti i lavoratori esterni dei Musei civici, e non solo a quelli impiegati nei servizi di accoglienza.

Si amplia così la platea di lavoratori non dipendenti ai quali sarà riconosciuto uno stipendio dignitoso e adeguato alle mansioni ricoperte, la cui presenza e attività è fondamentale per la qualità dei servizi offerti dai musei cittadini, nonché per mantenere ed incrementare il flusso di turismo culturale che storicamente caratterizza Verona.
Ieri la giunta ha infatti ufficializzato quanto annunciato nei giorni scorsi.
Ovvero l’adesione della città scaligera, tra le prime in Italia, a Federculture, l’associazione che ha stipulato un contratto collettivo nazionale che, sia dal un punto di vista economico che professionale, disciplina la categoria dei lavoratori dei musei.

Un passaggio storico, che finalmente riconosce dignità ad una categoria di lavoratori che, in base al contratto stipulato con la precedente Amministrazione, percepisce oggi paghe di 4/5 euro lordi l’ora.
Parliamo di 80 addetti ai vari servizi, e in particolare a quelli di vigilanza delle sale e della portineria, di didattica museale, biglietteria e gestione dei bookshop, per i quali l’amministrazione espleta apposite gare a procedura aperta per l’appalto o la concessione dei servizi.
A partire dal 1° luglio, tutte le gare per l’affidamento di servizi culturali nei musei civici dovranno indicare l’applicazione del contratto nazionale del lavoro stipulato tra Federculture e le organizzazioni sindacali nazionali più rappresentativa.
Lo ha deciso sempre oggi la giunta attraverso apposita delibera.

Ci eravamo impegnati a prevedere l’applicazione del contratto Federculture a tutti i lavoratori e lavoratrici in gare d’appalto al Comune di Verona – afferma l’assessore al Lavoro Michele Bertucco -. Abbiamo mantenuto questa promessa, e tutti i prossimi bandi di gara che verranno fatti, conterranno una clausola che ne prevederà la messa in atto. È un contratto che ha un peso anche per il Comune di Verona, però dà condizioni di lavoro non solo economiche ma anche normative con molte più garanzie per i lavoratori e le lavoratrici. Questo perché riteniamo che in una città d’arte e di cultura come Verona, chi lavora ai Musei Civici, al di là che sia dipendente diretto o indiretto del Comune, deve poter in ogni caso lavorare nelle condizioni migliori per fornire questo servizio alla città”.

 
 

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