“Sportello benessere” per l’autostima e le capacità degli studenti

 
 

Favorire il benessere degli studenti e supportarne l’autostima e le capacità, a partire dalle scuole dell’infanzia fino alle classi medie. È questo l’obiettivo del progetto sperimentale “Sportello Benessere”, che nelle prossime settimane sarà attivato negli Istituti comprensivi 9, 11 e 18 (Valdonega, Veronetta e Borgo Roma) del Comune di Verona.

La sperimentazione partirà con i colloqui con i docenti e i genitori dei bambini più piccoli, per creare nelle scuole dell’infanzia e primarie una progettualità su misura. A settembre, invece, è prevista l’apertura di veri e propri luoghi d’incontro, con psicologi e pedagogisti, all’interno delle scuole medie.

Il progetto, ideato dalla psicopedagogista Antonella Elena Rossi e già attivo da anni sul lago di Garda, è promosso dalla commissione consiliare 5ª, che si occupa di Politiche per l’istruzione, con il sostegno dell’assessorato all’Istruzione, che ha destinato ad ogni Istituto Comprensivo 3 mila euro per l’attivazione dello sportello.

“Si tratta di uno strumento di intervento concreto all’interno del mondo della scuola – ha spiegato Bertacco –, capace di favorire le relazioni tra docenti, famiglie e allievi, al fine di riconoscere situazioni di difficoltà e dare a bambini e ragazzi l’opportunità di essere supportati. Ringrazio tutte le forze politiche che hanno voluto e sostenuto questa iniziativa”.

“È una grande soddisfazione veder partire questa importante sperimentazione – ha detto la presidente Adami –, che come commissione abbiamo voluto dapprima approfondire e poi far arrivare sul nostro territorio. Un lavoro di squadra che permetterà di mettere in luce quei valori positivi di cui spesso i ragazzi sono portatori attivi”.

“Per ogni classe o istituto verrà studiato un progetto personalizzato – ha concluso la dottoressa Rossi -. La peculiarità sta nel voler promuovere interventi di prevenzione specifica, creando benessere e relazioni positive a scuola e facilitando così la gestione delle situazioni di conflitto. In 14 anni di attività, abbiamo visto infatti che questo sistema permette agli studenti di orientarsi nelle scelte e gestire anche gli insuccessi”.

 
 

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