Sospesa l’attività dei banchi alimentari dei mercati

 
 

Anche i banchi alimentari dei mercati, a Verona, sono chiusi. È confermata quindi, l’ordinanza che, ieri, ha sospeso l’esercizio del commercio ambulante compresa la vendita di alimentari.

Il sindaco Federico Sboarina insieme all’assessore al Commercio Nicolò Zavarise, e sentite le associazioni di categoria, ha deciso di confermare il divieto anche se il Decreto ministeriale, in vigore dall’11 marzo, ne consente l’attività.

Infatti, l’ampiezza delle superfici sulle quali si svolgono i mercati, a Verona, rende impossibile le verifiche sul rispetto della distanza di sicurezza tra le persone. Elemento richiesto anche dalla nota prefettizia che consente la vendita di generi alimentari nei banchi “solo a condizione che siano recintati e sia previsto un controllo all’accesso”.

La sospensione dell’attività dei banchi alimentari rimane in vigore fino al 3 aprile, salvo verifica allo scadere del Decreto ministeriale previsto per il 25 marzo.

«Prendiamo atto dell’ordinanza riguardo alle chiusure dei mercati degli agricoltori anche se a nostro parere si tratta di servizi di pubblica utilità per la somministrazione di prodotti alimentari. La possibilità di poter acquistare all’aperto, in aree molto ampie e ben distribuite permette il rispetto delle misure di sicurezza interpersonali indicate dal ministero e riconosciute dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dando la possibilità al cittadino di poter acquistare i prodotti di primaria necessità freschi e sicuri. Imprese agricole aderenti a Campagna Amica sono attive nei propri punti vendita e alcune stanno effettuando consegne a domicilio delle loro produzioni, su ordinazione», sottolinea Franca Castellani, presidente del Consorzio Veronatura che gestisce i mercati a km zero di Campagna Amica e Coldiretti Verona.

Il mondo agricolo veronese è impegnato a mantenere la produzione agroalimentare e l’allevamento. Le aziende di Coldiretti continuano a lavorare a regime normale: gli animali vengono nutriti e curati regolarmente, le coltivazioni e le produzioni di frutta, ortaggi, formaggi e salumi non subiscono uno stop e i prodotti agroalimentari sono presenti nei punti di vendita diretta aperti regolarmente.

«Siamo preoccupati per le difficoltà che si potranno generare nelle nostre aziende per cui è necessario che vengano definite le modalità per dare continuità al lavoro delle aziende nel rispetto delle misure di sicurezza e prevenzione», precisa Castellani che aggiunge: «Facciamo appello alla distribuzione commerciale affinché sostenga il consumo di prodotti alimentari Made in Italy aderendo con atti concreti alla campagna di mobilitazione #MangiaItaliano”. Vanno privilegiati negli approvvigionamenti sugli scaffali le mozzarelle con il latte italiano al posto di quelle ottenute da cagliate straniere, salumi prodotti con la carne dei nostri allevamenti, frutta e verdura nazionale, meglio locale, ed extravergine Made in Italy al 100%».

«Serve senso di responsabilità per fermare le speculazioni in atto sulla domanda di prodotti agricoli e alimentari italiani dopo la paralisi del turismo, i ristoranti vuoti, la chiusura forzata delle mense scolastiche e le difficoltà per l’export», conclude la presidente.

 
 

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