Sorpreso con una bici rubata, arrestato per ricettazione e porto d’armi abusivo

Foto LaPresse - Marco Cantile 14/04/2015 Napoli, Italia Cronaca Operazione alto impatto del comando provinciale dei Carabinieri di Napoli, nei quartieri di Ponticelli e nel rione Conocal, ultimamente assurto alle cronache per il video del far-west in pieno giorno
 
 

Le pattuglie dell’Arma, impegnate nel quotidiano controllo del territorio per la prevenzione e repressione della criminalità, lo scorso pomeriggio transitando nei pressi della centralissima Piazza Pradaval, si sono imbattute in un giovane marocchino, già noto alle forze dell’ordine per i numerosi precedenti in materia di reati contro il patrimonio, soprattutto furti di biciclette.

L’attenzione dei militari è stata perciò immediatamente catturata dal soggetto che, dall’atteggiamento sospettoso e leggermente nascosto all’interno dei giardini pubblici, veniva sorpreso a consegnare una mountain bike elettrica ad un altro soggetto che repentinamente si metteva in sella alla stessa pedalando a gran velocità in direzione Piazza Simoni.

Da lì la pattuglia, insospettita da quanto avvenuto, si metteva all’inseguimento della bici, mentre l’altro soggetto faceva improvvisamente perdere le proprie tracce. Alla vista dei militari l’uomo, trentunenne tunisino, abbandonava il velocipede dandosi alla fuga a piedi. Raggiunto dai Carabinieri, iniziava a spintonarli e a strattonarli per opporsi al controllo.

Finalmente fermato, veniva portato in caserma per i successivi accertamenti, perseverando nella propria condotta violenta e minacciosa. Sottoposto a perquisizione, veniva trovato in possesso di un coltello a serramanico dalla lama di 23 cm e di un Iphone. Gli accertamenti condotti consentivano di appurare la provenienza illecita sia del cellulare che della bicicletta del valore commerciale di circa 2 mila euro.

L’uomo, già con precedenti penali, è stato quindi arrestato in flagranza per i reati di ricettazione, porto abusivo di armi e resistenza a pubblico ufficiale. Comparso dinanzi al Giudice per il rito direttissimo che ne ha convalidato l’arresto, per lui è stata applicata la pena di un anno di reclusione e 600 euro di multa, con il beneficio della sospensione condizionale.

 
 

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