Solidarietà CUB ai triestini: “Vergognoso, minaccia fascista usata per toglierci diritti”

 
 

“La CUB, la Confederazione Unitaria di Base, condanna con forza quanto successo ieri mattina a Trieste, dove la Polizia ha attaccato i picchetti dei lavoratori in sciopero. È una grave scalata nella strategia della tensione che viviamo ormai da una settimana. Non si capisce dove si vuole arrivare”.

Immediata e quanto più piena solidarietà fra, innanzitutto, persone. Lavoratori e lavoratrici in un secondo momento. In un tempo che sino a ieri si pensava essere davvero lontanissimo rispetto alla società attuale si sarebbe parlato di “solidarietà nella lotta di classe“.
Questo dunque alla base del comunicato stampa di CUB per bocca del segretario nazionale Marcelo Amendola, il quale continua:

Anzi lo capiamo sin troppo bene. Si usa la minaccia fascista e si finisce per colpire i diritti dei lavoratori. Che le cariche contro i picchetti dei lavoratori fossero già predeterminate lo si è visto quando la Polizia è arrivata con diversi mezzi in tenuta antisommossa al presidio all’interno del porto. I poliziotti sono scesi dai mezzi con un funzionario che invitava a disperdersi e ad azionare gli idranti. Ai lavoratori che gridavano: “Abbiamo tutti famiglia, vogliamo il diritto a lavorare” i poliziotti hanno risposto avanzando anche con le cariche e con l’uso violento di idranti, senza preoccuparsi neppure di chi, come dicono molti cronisti, era a terra per malore“.

Tutto questo è intollerabile – conclude la nota del sindacato. E noi come CUB esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai portuali in lotta di Trieste. Il Governo Draghi pensa di affrontare così le giuste richieste dei portuali e le esigenze delle migliaia di lavoratori precari, delocalizzati o licenziati? Allora se ne dovrà assumere tutta la responsabilità! I problemi dei lavoratori e delle masse popolari non sono mai stati risolti con le cariche della polizia”.

 
 

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