Sinistra Italiana esprime forte preoccupazione per la deriva sociale, urbanistica e democratica che sta colpendo Legnago e la Bassa Veronese;
“Le promesse elettorali di Lega e Fratelli d’Italia – dicono -, parlavano di rilancio dei centri storici, tutela del commercio locale e “sicurezza” per i cittadini. Ma la realtà è ben diversa: piazze svuotate, negozi chiusi, malessere, disagio sociale e incremento e della micro e macro criminalità.
E’ evidente che c’è un problema di “insicurezza sociale”: a livello nazionale i tagli alla sanità e welfare sociale sono rilevanti, ai quali si aggiunge un’inflazione esponenziale, la diminuzione del potere d’acquisto, lo stallo dei salari da almeno trent’anni e il triste traguardo che il 10% della popolazione italiana è già povera.
La legge in tema immigrazione è del 2002, la Legge Bossi Fini, che negli oltre venti anni di applicazione non è stata in grado di regolare il fenomeno migratorio, producendo al contrario irregolarità e rendendo ricattabili le stesse persone extra EU. Senza contare che la principale conseguenza di tale legge è stata quella di aver generato quella stessa irregolarità che invece si prefiggeva di contrastare. Ad oggi il permesso di soggiorno per lavoro, infatti, deve essere rinnovato ogni due anni e se, al momento del rinnovo la persona non ha un’occupazione, si innesca un circolo vizioso che la trascina velocemente nell’irregolarità. E questo, in un mercato del lavoro molto precario ed insicuro come quello attuale, ha significato per molte persone perdere il permesso di soggiorno e cadere quindi ai margini della società. Senza contare che chi oggi è senza fissa dimora in diversi Comuni non può nemmeno accedere formalmente – sulla carta – ai servizi di prima necessità.
Il fenomeno delle migrazioni è antico quanto l’uomo ed è processo che non si può fermare ma va gestito con senso di responsabilità a partire dai governi nazionali. Nei prossimi anni è previsto un aumento causa guerre e crisi climatica; Il rapporto annuale dedicato al sistema di accoglienza e integrazione relativo al 2024 conta 55mila persone accolte in tutta Italia, di cui il 17% sono minori stranieri non accompagnati. Attualmente l’Anci ha stimato un taglio netto di 53 milioni di euro dei fondi statali per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Le risorse per i minori stranieri non accompagnati sono sempre meno da anni: il divario è di almeno 80 milioni per il 2023 e più di 110 milioni nel 2024 e di 53 milioni per il primo trimestre del 2025. Ad esempio decurtazioni che per il solo Comune di Verona significano un taglio di 1,5 milioni di euro in meno. Questa è la politica di destra; Servono risorse economiche per guardare al futuro del nostro paese al fine di creare le condizioni per una maggior convivenza civile.
Nel frattempo, gruppi di estrema destra annunciano ronde e presidi “di sicurezza” nei quartieri. Una deriva pericolosa, che sostituisce lo Stato con l’intimidazione. Dove mancano politiche sociali, avanzano la paura, semplificazione e strumentalizzazione.. E le amministrazioni locali tacciono, o peggio, strizzano l’occhio a queste iniziative.
Sinistra Italiana dice NO a questa narrazione tossica. La sicurezza non nasce dalla repressione, ma dalla giustizia sociale. Serve un piano per il commercio locale, per l’abitare, per la convivenza civile e la sanità.Serve ascolto, investimenti, presidi pubblici. Serve una politica che non si limiti a gestire l’emergenza, ma che sappia costruire il futuro fuori da ogni strumentalizzazione. La convivenza non si costruisce con le ronde e le politiche dell’odio, ma con il lavoro, la scuola, la cultura, il welfare. La sicurezza sociale non è un privilegio, ma un diritto universale — e come tale va garantito a tutti e tutte senza alcuna distinzione. Sinistra Italiana è con chi vive nei quartieri, con chi resiste, con chi chiede dignità. Con chi non si arrende alla paura. Con chi crede che un’altra Legnago e una un’altra bassa veronese possa essere possibile”.







































