Si torna a discutere il bilancio, cinque gli emendamenti della Lega

 
 

Ieri sera il Consiglio Comunale si è riunito per la prima seduta di approvazione del bilancio. Nella conferenza stampa che si è tenuta prima dell’inizio lavori, il Gruppo Consiliare della Lega ha esposto «i cinque emendamenti molto sostanziosi ed efficaci che si concentrano su tematiche di grande attualità e di primaria importanza. Abbiamo deciso di portare in Consiglio questi emendamenti, coordinati dagli assessori competenti, per integrare l’ottimo lavoro già fatto dalla Giunta» ha spiegato l’onorevole e consigliere Vito Comencini.

«Il lavoro del bilancio ha occupato 11 riunioni della Commissione 20 ore di analisi e anche uno studio approfondito della documentazione, per cercare nelle pieghe del bilancio se si potevano destinare quelle poche risorse disponibili, anche a causa della pandemia che ha ridotto di molto le entrate, ad alcune categorie più fragili, in un periodo difficile per tanti che hanno perso il lavoro o si arrabattano per sbarcare il lunario con mansioni saltuari.» Ha aggiunto Alberto Zelger, presidente della Commissione Bilancio.

Gli emendamenti

70.000 euro per il Bonus Bebè. Si tratta di un’integrazione dell’assegno prenatale della Regione Veneto, i cui fondi destinati a Verona avevano lasciato inevase circa 70 famiglie (da agosto 2020: famiglie con neonato di età fino a 12 mesi). «La difesa della famiglia e della natalità rimane uno dei punti cardini del programma della Lega. Nel nostro piccolo, come consiglieri comunali, abbiamo voluto dare un segnale alle famiglie con questo emendamento.» Ha sottolineato Comencini.

40.000 euro. Il Bonus Baby-sitter da assegnare, con criteri da definire, a famiglie con bambini, che hanno bisogno assoluto di una persona che accudisca i figli, perché i genitori sono alla continua ricerca di lavori precari e intermittenti (70-80 bonus); attingendo all’albo delle babysitter abilitate e riconosciute dal Comune. «In questi giorni l’assessorato alle Politiche Sociali sta portando avanti un corso per le babysitter. Queste figure professionali poi verranno inserite in un database che servirà per aiutare le famiglie che in questo difficile periodo  hanno bisogno di collaborazione in casa per la cura dei bambini. Così si potrà venire incontro alle famiglie, anche per sgravare di questo impegno i nonni, tenendoli in sicurezza, e iniziare a rilanciare l’economia.» Ha spiegato Laura Bocchi.

20.000 euro per il Progetto di Fisioterapia gratuita domiciliare, destinato agli anziani soli, indeboliti dal lockdown e dalla paura di uscire per evitare il contagio, che sono possibili vittime di fratture ossee per cadute in casa (100-1300 prestazioni); in collaborazione con l’Ordine delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione. «La cifra sarà destinata a offrire fisioterapia gratuita agli anziani – ha detto Zelger –, seguiti da persone competenti e fidate.»

20.000 euro per un Progetto “artisti” (attori, cantanti e musicisti), per venire incontro agli operatori dello spettacolo e dell’intrattenimento, come pure nei pubblici esercizi, che hanno visto diminuire enormemente i loro incassi: un’occasione di intrattenimento nei bar e nei ristoranti all’aperto per dare un segnale di richiamo e di normalità ai potenziali clienti: 60 bonus da gestire in collaborazione con le associazioni di categoria. «Si tratta di un intervento accessorio fondamentale in questo momento storico che completa una serie di progetti messi in atto nell’ultimo anno e mezzo per rilanciare i professionisti dello spettacolo che non stanno lavorando da più di 15 mesi.» Ha ricordato Andrea Velardi.

10.000 euro per “È nata una mamma”, in collaborazione col Collegio delle Osteriche: «Un progetto già sperimentato con successo qualche anno fa a Verona e in altri Comuni, che prevede l’assistenza domiciliare alle mamme in difficoltà – anche per la depressione post partum – alle prese col loro primo bambino.» Ha concluso Andrea Bacciga.

 
 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here