Nella notte dello scorso 10 luglio gli agenti delle Volanti della Questura di Verona hanno rintracciato un quarantasettenne bresciano, allontanatosi dall’ospedale psichiatrico giudiziario nel quale stava scontando la misura di sicurezza detentiva disposta nel 2016 dal Tribunale Bolzano.
L’uomo, indagato per i reati di percosse e atti persecutori ai danni dell’ex datore di lavoro, attesa la diagnosi psichiatrica di disturbo di personalità paranoide, era stato assolto per vizio totale di mente.
Rilevata tuttavia la pericolosità sociale del soggetto, il Tribunale di Bolzano aveva disposto nei confronti di G.E. il ricovero presso la Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (R.E.M.S) di Pergine Valsugana (TN), in alternativa alla detenzione in carcere.
Lunedì notte il soggetto è stato intercettato dagli uomini delle Volanti nei pressi di viale Piave, a seguito di controllo d’iniziativa. Da verifiche effettuate sul posto emergeva che lo stesso era destinatario della misura di sicurezza detentiva presso la sopracitata struttura, fino al 16 novembre 2018.
L’uomo, allontanatosi 4 giorni fa dal REMS, ha dichiarato agli operanti di voler prendere il primo treno per Rovereto. Accompagnato presso gli uffici della Questura, a carico del soggetto sono risultati altri due precedenti penali per i reati di danneggiamento nel 2002 e di guida in stato di ebbrezza a causa dell’assunzione di bevande alcoliche nel 2011.
D’intesa con il Pubblico Ministero, il soggetto è stato riaccompagnato a Pergine di Valsugana in attesa di determinazioni da parte del Magistrato di Sorveglianza