Sevìzia e picchia la moglie davanti alle bimbe di 4 e 5 anni; arrestato srilankese a Negrar

 
 

I Carabinieri della Stazione di Negrar di Valpolicella hanno arrestato S.T.M.F. 32enne di nazionalità srilankese residente a Negrar di Valpolicella, regolare sul territorio italiano, operaio, in esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Verona per le continue vessazioni e maltrattamenti posti in essere nei confronti della moglie.

Il rapporto tra i due, conosciutisi circa sei anni fa, andava sempre più degenerando in un crescendo di violenze nei confronti della donna che non ha mai denunciato il compagno per paura di eventuali ritorsioni.
L’ultimo episodio è avvenuto la notte del 29 settembre; l’uomo a seguito di una lite l’ha colpita più volte con pugni alla testa davanti alle loro piccole figlie di 4 e 5 anni ormai terrorizzate dalle continue vessazioni che la loro mamma era obbligata a subire in casa.
A seguito di tale episodio ed a causa dei forti dolori, la donna si vedeva costretta a ricorrere alle cure dei sanitari dell’ospedale di Negrar che le diagnosticavano delle lesioni con una prognosi di 10 giorni.
Lo stesso personale medico, in seguito a quanto sopra, prendeva contatto con personale della Stazione Carabinieri di Negrar di Valpolicella che provvedeva ad acquisire una prima sommaria ricostruzione dei fatti, successivamente formalizzata con una specifica denuncia; dal racconto della donna emergevano continue violenze, minacce, oltre a costrizioni fisiche e psicologiche causategli dal convivente.

Dalla narrazione dettagliata della denunciante emergeva una grave situazione di disagio familiare; l’uomo infatti, oltre alle varie offese che le continuamente le rivolgeva, la costringeva a stare in piedi mentre lui dormiva o le buttava a terra il piatto mentre lei stava mangiando obbligandola poi a pulire, tutto sempre alla presenza delle loro figlie.
I Carabinieri hanno subito applicato le procedure previste per il c.d. “codice rosso”, introdotto con la legge n. 69/2019, che prevede l’applicazione di una serie di misure volte a rafforzare e velocizzare le procedure per la tutela delle vittime dei reati di violenza domestica e di genere.

In relazione a quanto sopra sia la donna che le figlie venivano collocate in ambiente protetto atteso che la stessa riferiva di temere seriamente per l’incolumità propria e delle bambine.
Le immediate successive indagini e gli accertamenti dei Carabinieri svolte sotto la direzione della Procura della Repubblica scaligera si concludevano con l’arresto del 32enne al quale veniva applicata la misura cautelare della “custodia in carcere” che veniva eseguita nella giornata di ieri; l’arrestato dopo le formalità di rito è stato associato alla locale casa circondariale di Verona – Montorio.

 
 

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