Sette arresti nel deposito ferroviario a San Pancrazio. L’impegno del “Faro nel Porto”

 
 

Un maxi controllo contro il disagio abitativo è stato effettuato questa mattina nel deposito ferroviario della stazione di Porta Vescovo, nell’area tra Porto San Pancrazio e via Unità d’Italia, dove erano stati segnalati ingressi ed occupazioni irregolari.

Oltre cinquanta gli agenti intervenuti, appartenenti ai Corpi di Polizia municipale, Carabinieri, Polizia di Stato e Polfer di Verona con i reparti di rinforzo provenienti da Padova, per controllare un’area di circa 80mila metri quadri.

Sette le persone fermate ed accompagnate al Comando per accertamenti, poi proseguiti in Questura.

Si tratta di magrebini di età compresa tra 20 e 35 anni, tutti con numerosi precedenti penali.

Il controllo è scattato a seguito della denuncia presentata dalla proprietà dell’area, un’azienda altoatesina che ha ottenuto le autorizzazioni necessarie per la riqualificazione dell’area e che era in attesa di iniziare i lavori.

A focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica, rendendo possibile l’intervento delle Forze dell’Ordine, l’Associazione “il Faro nel Porto” che già da qualche tempo si stava muovendo perché venissero effettuate le verifiche del caso.

“Gli abusivi sgomberati – precisa Lucio Coratto del “Faro nel Porto” – rappresentano una piaga sociale del quartiere. Dopo il loro stanziamento sono cresciuti i furti e i disagi degli abitanti del borgo. D’ora in avanti la zona va monitorata con assiduità per evitare nuovi insediamenti illeciti”.

Infatti, durante il controllo gli agenti hanno individuato oltre 50 giacigli, posti letto recentemente utilizzati e che perciò connotano la zona come un’area-dormitorio per molte persone, sicuramente in numero maggiore rispetto a quelle presenti.

Nelle differenti zone occupate sono state rilevate modalità diverse di gestione di spazi, ordine e manutenzione, probabilmente legate anche alle diverse nazionalità delle persone presenti.

Nell’area degli uffici, ad esempio, alcuni posti-letto erano stati adeguatamente rifatti e scarpe, vestiti ed altri oggetti erano riposti in modo ordinato all’interno di scaffali o suppellettili. In altre aree quali magazzini e capannoni, invece, è stato accertato disordine, sporcizia e condizioni igienico-sanitarie ben peggiori, al limite dell’umanità.

All’intervento hanno partecipato anche responsabili e tecnici della ditta proprietaria, che ora può iniziare l’intervento di riqualificazione in sicurezza.

Le sette persone fermate sono state segnalate all’autorità giudiziaria per il reato di occupazione abusiva di edificio.

 
 

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