Serve la terapia dell’amore per combattere l’Alzheimer

 
 

Il Lions Day si è aperto domenica mattina, nella sala della Prefettura, con il Convegno “Conoscere l’Alzheimer” organizzato dal Distretto 108TA1 zone D ed E che ha ospitato diversi interventi fra cui quelli dei Docenti Universitari prof. Giuseppe Gambina e Gianluigi Zanusso.

Il convegno è stato aperto dai saluti dell’organizzatore dottor Antonio Dezio, presidente della Zona E del Distretto Lions 108TA1, dal Governatore del Distretto Loredana Bavosa, dal Prefetto Donato Garfagna e dall’assessore ai Servizi Sociali del Comune Luisa Ceni.

Si è entrati nel vivo del problema con l’intervento del professore emerito dell’Università di Verona Nicola Rizzuto, che ha sottolineato come questa patologia coinvolga non solo l’individuo ma anche tutta la sua famiglia. Rizzuto è il medico che ha aperto la strada e l’interesse per questa nuova malattia a diversi ricercatori, quali Laura De Togni, neurologa, responsabile del Centro di Decadimento Cognitivo dell’ULSS9 di Verona, moderatrice del Convegno, che ha sottolineato come fondamentale sia l’approccio umano a tale malattia, e il prof Giuseppe Gambina, neurologo, referente scientifico del “Verona Memory Center” che ha illustrato in maniera efficace anche per i non addetti ai lavori, come si attua il decadimento cognitivo e quali possono essere le possibili prevenzioni.

Attraverso una serie di slide, ha spiegato come si può presentare il decadimento cognitivo, anche se la malattia ha diverse sfaccettature nei singoli pazienti: perdita di memoria, alterazioni di comportamento e delle abilità nella vita quotidiana Come è stato ormai acclarato una delle cause è la diffusione della proteina Beta mieloide che riduce il metabolismo cerebrale. Fra i fattori di prevenzione possiamo ritrovare una dieta equilibrata, (come la dieta mediterranea) una vita di relazioni che fornisca stimoli cognitivi, una riduzione dello stress.

Il ricercatore Gianluigi Zanusso ha aggiunto un excursus storico che è partito dallo scopritore di tale morbo Alois Alzheimer, medico tedesco, che nel 1909 per primo descrisse un caso di ‘demenza senile’ per arrivare alle ultime diagnosi molecolari, illustrate in maniera semplice ma efficace, attuate per rilevare lo stato di avanzamento della malattia.

Il convegno è proseguito con una seconda sessione in cui Mario Guidorizzi – regista, ex docente di Storia del Cinema dell’Università delle Scienze Umane di Verona – ha presentato un suo film “Elettra, la terapia dell’amore” in cui si descrive l’evolversi della decadenza cognitiva della madre e del coinvolgimento nella sua assistenza dell’unica figlia. Il tutto visto dalla prospettiva della…cagnolina Elettra! Un corto toccante, che rivela come l’amore e la pazienza dei familiari siano i medicinali più efficaci per lenire i dolori della mente e dell’anima dei malati di Alzheimer.

Il convegno si è concluso con interventi del pubblico, affluito numeroso a questo appuntamento offerto dai Lions di Verona.

La giornata Lions è proseguita fino a tardo pomeriggio in Piazza Dante con concerti e stand dove avveniva la presentazione dei vari Service, ovvero iniziative benefiche portate avanti dai Lions di Verona, in collaborazione con il Distretto e i Service nazionali.

 
 

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