Serie A basket: i roster veneti possono lottare per accedere alla Final Eight?

 
 

Il grande spettacolo della Serie A di Basket è già iniziato. La prima palla a due è stata alzata nel weekend del 26 e 27 settembre e nonostante le giornate giocate siano effettivamente poche, qualche responso interessante si comincia ad avere. Specialmente se si guarda alla classifica. Le scommesse di basket danno per favorita finale l’AX Armani Exchange Milano, che sarà impegnata anche sul fronte dell’Eurolega. La domanda che si pongono gli appassionati, allora, è chi farà parte della prossima Final Eight, magari a sorpresa. La Segafredo Virtus Bologna sembra la più attrezzata a livello di roster, ma non ci sono solo gli emiliani in lizza.

Tra le squadre che in estate hanno lavorato maggiormente per ridurre il gap con Milano e candidarsi come possibili partecipanti alle Final Eight 2020/2021 ci sono le due venete: Umana Reyer Venezia e De’Longhi Treviso. In realtà le compagini del Veneto presenti nell’attuale edizione del campionato di Basket potevano essere addirittura tre. La Scaligera Basket, infatti, era stata invitata a partecipare al massimo torneo italiano, con promozione dalla Serie A2. I veronesi, però, hanno ritenuto opportuno declinare rimanendo in Serie A2 per questioni economiche.

Per quanto riguarda, invece, le altre due venete, le possibilità di lottare per le Final Eight di quest’anno ci sono tutte. Specialmente per Venezia. La squadra del capoluogo, infatti, ha deciso di mantenere l’ossatura della squadra che ha chiuso in settima posizione il campionato scorso e che ha portato a casa la Coppa Italia. Undici conferme per la formazione di De Raffaele. Squadra che vince non si cambia, dunque. Ma puntellarla non fa mai male. Non a caso sono stati acquistati due giocatori di assoluto calibro, che potranno contribuire al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Parliamo di Lorenzo D’Ercole e Isaac Fotu. Quest’ultimo, prelevato dall’altra squadra veneta della Serie A, il Treviso, ha già esperienza in Italia e porterà ulteriore fisicità e atletismo in un roster che vanta già lunghi di livello come Watt, Vidmar e Daye.

De Raffaele, così, potrà variare molto il quintetto, rendendolo duttile in base alle condizioni fisiche dei singoli giocatori e all’avversario. Di base si potrebbe pensare a Stone in regia, con Tonut e Bramos tra gli esterni, Daye a inventare e Watt vicino a canestro. Certo è che non si può escludere che l’ex Pesaro possa fare, in alcuni match, da sesto di lusso, con Fotu in campo nel primo quintetto. Inoltre, in panchina ci sono alternative di qualità come Vidmar, Chappell, De Nicolao, Cerella e Mazzola. Insomma, Venezia è di diritto tra le aspiranti alla Final Eight e, forse, qualcosa di più.

Discorso diverso, invece, per la De’Longhi Treviso. Tanto mercato fatto dai veneti per cercare di costruire un roster di qualità, coronato dall’acquisto nelle ultime ore del polacco Michal Sokolowki. Si tratta di un all round capace di ricoprire tutti i ruoli dal “2” al “4”. Se ne parla come ottimo passatore, difensore granitico e solido tiratore, con grande esperienza internazionale. il tutto nonostante un budget ridotto in estate, come ammesso da Roberto Rizzo, presidente del Consorzio UniVerso Treviso. La squadra ha regalato già qualche soddisfazione durante la Supercoppa giocatasi prima della Serie A 2020/2021, facendo vedere un gioco divertente e piuttosto cinico sotto canestro. L’inizio di campionato, poi, è stato incoraggiante. La recente debacle contro Milano ha riportato i ragazzi di Max Menetti sì con i piedi per terra, ma non ha intaccato la convinzione di poter fare un’ottima stagione. La Final Eight, al momento, non è così vicina, ma nel basket mai dire mai.

 
 

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