Sequestro Superbeton – Bertucco: “L’attività va chiusa”

 
 

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Michele Bertucco, consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune.

“Il sequestro da parte della magistratura dell’impianto Superbeton di via del Vegron conferma la fondatezza delle tante denunce lanciate dai cittadini di Montorio e da Legambiente a proposito delle emissioni atmosferiche ed odorigene prodotte dall’impianto. Conferma anche la bontà dei passaggi che il sottoscritto aveva condotto in Consiglio comunale contro le autorizzazioni concesse dalla Provincia di Verona. Gli stessi uffici comunali si sono sempre espressi contro i titoli accordati dalla Provincia e in ciò, occorre riconoscerlo, non sono mai stati ostacolati dalla precedente giunta di Flavio Tosi.

La vicenda di questo impianto è infatti figlia di un malcostume delle amministrazioni locali e regionali che accettano il paravento della continuità dell’attività di cava – nei fatti esaurita – per promuovere nuove attività nocive. E’ accaduto a Montorio e accade quotidianamente su tutto il territorio regionale e nazionale.

Non deve essere stato difficile per la polizia municipale provare l’infrazione delle circa 25 prescrizioni che la Provincia era stata costretta a dare a Superbeton l’8 novembre 2017 all’indomani delle massicce proteste dei cittadini. Resta la coda di paglia di Provincia e Regione, che hanno scaricato sui vigili urbani di Verona l’onere di provare il mancato rispetto delle prescrizioni.

Visto l’atteggiamento di grave ostilità mantenuto per tutta la vertenza dalla ditta Superbeton, che invece di dialogare con i cittadini del comitato ha intentato loro una causa milionaria, credo che a questo punto non ci sia altra soluzione che la chiusura dell’attività benché vada ricordato che essa gode ancora di una autorizzazione valida fino al 6 novembre 2022″.

 
 

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