Scuola al via, in risoluzione la problematica degli spazi

 
 

È in corso di approvazione la delibera degli spazi scolastici che illustra le
modalità di gestione degli istituti superiori adottate dalla Provincia e pianificate nei mesi
scorsi anche in seguito agli incontri con i dirigenti delle scuole. Rispetto agli anni
precedenti il documento non è definitivo, poiché il Miur non ha ancora comunicato i dati
del cosiddetto “organico di fatto”, ovvero i numeri degli studenti che frequentano
ciascun istituto, comprensivi delle variazioni avvenute dopo le iscrizioni.
Le attività per recuperare ulteriori aule per la didattica, in particolare in
relazione all’emergenza Covid-19, hanno riguardato l’affitto di spazi da enti locali,
associazioni, privati e parrocchie. Inoltre la Provincia ha previsto la riconversione in
spazi didattici degli ex alloggi del custode al Dal Cero di San Bonifacio, al Minghetti e al
Silva-Ricci di Legnago e al Sanmicheli di via Selinunte a Verona. Al Levi-Calabrese di
San Floriano sono stati avviati i procedimenti per gli interventi di completamento del
piano terra al fine di ricavare cinque nuove aule. Allo Stefani-Bentegodi, sempre a San
Floriano, la Provincia ha in programma il noleggio di una tensostruttura per le attività
sportive degli studenti.
Ad alcune classi del Montanari di Verona sono stati assegnati spazi – aule,
palestre e laboratori – presso l’istituto Cangrande.
Per l’alberghiero Berti di Verona, visto il calo delle iscrizioni, si è
programmato il rientro nella sede del Chievo anche delle classi allocate nella
succursale di Ca’ di Cozzi, dove troveranno invece posto diversi studenti del Marco
Polo, istituto in cui per i prossimi anni è previsto il passaggio definitivo da via Moschini
ad appunto Ca’ di Cozzi.
Tra gli ambiti più complessi per il numero di studenti il Sambonifacese,
dove per il Guarino Veronese sono in corso le procedure di convenzione con il Comune
e la parrocchia per l’affitto di altri spazi. Sempre nel Sambonifacese è previsto l’utilizzo
di tensostrutture per aumentare le aule a disposizione degli istituti, mentre a Soave
alcune classi del Berti sono già state spostate dal Comune in una tensostruttura. Un
trasferimento temporaneo causato dal maltempo che ha danneggiato parte del plesso
scolastico Ippolito Nievo, di proprietà del Comune stesso.
Per la succursale villafranchese del Bolisani è previsto un trasferimento
parziale nell’ex ospedale di Valeggio, dove sono stati già avviati i procedimenti per gli
interventi necessari alla messa a norma di cinque future nuove aule.
Per il Medi di Villafranca, invece, dopo il venir meno della disponibilità di
cinque aule messe a disposizione in passato dal Comune presso le Cavalchini-Moro, la
Provincia installerà in settimana cinque tensostrutture temporanee, in attesa della
PROVINCIA DI VERONA
fornitura di moduli scolastici prefabbricati per i quali il Servizio Edilizia Scolastica dei
Palazzi Scaligeri ha già avviato la procedura d’acquisto.
A Legnago, per il Cotta e il Minghetti, sono state concordate le
convenzioni con il Comune e altri enti e soggetti per individuare nuovi spazi utili a
garantire il distanziamento tra gli studenti.
Al Medici di Legnago, infine, si noleggeranno alcune tensostrutture per
permettere lo svolgimento delle lezioni fino al termine degli interventi di rispristino di
alcune aule danneggiate dal maltempo.

La grande maggioranza dei 51 istituti di nostra competenza ha retto l’impatto di questo
delicatissimo primo giorno di scuola – ricorda il Vicepresidente della Provincia con
delega all’edilizia scolastica, che questa mattina ha effettuato diversi sopralluoghi nelle
scuole scaligere -. In alcuni casi, come a Villafranca, San Bonifacio e in misura minore
a Legnago, siamo dovuti correre ai ripari con delle soluzioni temporanee, avviando nel
contempo le procedure per garantire nei prossimi mesi degli spazi sempre più adeguati.
Abbiamo subìto, come tutti, i continui cambiamenti di rotta a livello centrale, ultimo dei
quali il recentissimo abbassamento da 150 mila a 75 mila euro del tetto massimo per
l’affidamento diretto degli appalti di servizi e forniture, compresi i servizi di ingegneria e
architettura e l’attività di progettazione. Modificare le regole del gioco, in piena
emergenza, è un atto difficile persino da commentare e che ha conseguenze pesanti
soprattutto sulle tempistiche degli interventi volti ad offrire agli studenti aule il più
possibile confortevoli e adatte alla didattica. Siamo di fronte a una situazione senza
precedenti, perciò rimaniamo quotidianamente a disposizione delle scuole per quei
piccoli aggiustamenti correttivi che dovessero risultare necessari”.

 
 

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